Avezzano, muore in ospedale dopo 5 ore d’attesa

Vittima un 70enne di Celano. Il figlio: forse si è aspettato troppo, doveva essere portato a Chieti per un intervento

AVEZZANO. Avverte un forte dolore alla schiena, va in ospedale e dopo 5 ore muore. La tragedia si è portato via la vita di Carmine Cerone, 70enne di Celano. L’uomo si è svegliato ed è uscito di casa intorno alle 9 per andare dal figlio. A metà strada, però, è tornato indietro a causa di un dolore molto forte.

«L’ho visto rientrare dolorante», ha raccontato il figlio Guido, «mi ha detto che aveva un dolore alla schiena e subito abbiamo deciso di andare in ospedale. Siamo arrivati al pronto soccorso qualche minuto prima delle 10, ci hanno dato il codice rosso e abbiamo aspettato parecchio tempo prima di essere chiamati».

I dolori per il l’anziano si sono fatti sempre più insopportabili, tanto da preoccupare ulteriormente il figlio Guido. Il padre, infatti, 9 anni fa era stato colto da un infarto e il ragazzo temeva che il malessere accusato potesse essere un nuovo campanello d’allarme.

«Subito dopo le 13 è stato chiamato e sottoposto a un esame. I medici mi hanno riferito che doveva essere operato urgentemente», ha continuato il figlio del pensionato deceduto, «prima però era necessario un esame di Angio Tac e poi sarebbe stato predisposto il trasferimento all’ospedale di Chieti, dove sarebbe avvenuta l’operazione».

A Carmine Cerone è stata diagnosticata una dissezione dell’aorta, cioè una particolare situazione che si viene a creare quando il tessuto dell’aorta si lacera e il sangue penetra nella parete. Si può avere una dissezione o per un fattore congenito, o a causa dell’ipertensione: evento che nella maggior parte dei casi porta alla morte. «Stavamo aspettando che venisse trasferito a Chieti quando ci hanno detto che era morto», ha continuato Guido, «sicuramente i medici hanno fatto tutto quello che era necessario, ma forse se invece di aspettare tutto quel tempo fosse stato visitato subito tutto questo non sarebbe successo. Non sappiamo ora se ci siano o meno delle responsabilità, l’unica cosa certa è che mio padre in poche ore è morto».

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Dall’ospedale hanno tenuto a precisare che «si è trattato di una dissezione dell’aorta e non di un infarto come inizialmente i familiari sospettavano. Le cure sono state prestate in tempo ed era stato predisposto il trasferimento all’ospedale di Chieti, ma il paziente non ce l’ha fatta ed è morto prima che l’elicottero potesse trasportarlo nella struttura sanitaria».

Solo qualche settimana fa una donna di 62 anni, avezzanese, era arrivata in pronto soccorso con un infarto in corso e poco dopo il trasferimento all’ospedale San Salvatore dell’Aquila era morta.

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