Avezzano

Avezzano, ondata di furti nelle case. «Ci hanno rubato anni di sacrifici e ricordi di persone care»

14 Luglio 2025

Ennesima nottata di scorribande in città: colpo a segno in zona San Nicola. Proprietari disperati. Il sindaco Di Pangrazio: «Servono misure efficaci»

AVEZZANO. Riparte l’ondata dei furti in città e riesplode la polemica sulla crisi degli organici delle forze di polizia, insufficienti e inadeguati rispetto alle esigenze e alla complessità del territorio. Gli episodi di delinquenza e microcriminalità, ormai, sono all’ordine del giorno. La scorsa notte sono stati registrati due diversi casi di effrazione. Stavolta, a intervenire è il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. «Servono misure vere ed efficaci da consegnare nelle mani dei sindaci e risorse per le assunzioni nella polizia locale, ridotta ai minimi termini».

GLI EPISODI Due le abitazioni finite nel mirino dei malviventi. La prima in via Bachelet. Qui i ladri sono stati scoperti e hanno desistito. Poi, intorno alle 22.30, hanno forzato uno degli infissi di un appartamento in via Giambattista Vico, traversa di via Bari, in zona San Francesco, e portato via gioielli e denaro contante. «Anni di sacrificio e ricordi di persone care, andati via per sempre», è lo sfogo dei proprietari. Dagli scatti alla camera da letto si intravede una scena a soqquadro, violata nella sua intimità. La famiglia ha spiegato che non si tratta del primo furto subito. «A distanza di un anno ci ritroviamo nuovamente vittime di brutte persone che, approfittando della nostra assenza, si sono introdotte in casa». Indaga la Polizia. La proprietaria derubata ha lanciato un appello pubblico. «Vi chiediamo di fornirci quante più informazioni possibili. Si tratta di una sola persona con la t-shirt bianca».

TURNI SOPPRESSI Se nel 2024 i turni di volante cancellati dal commissariato di Avezzano ammontavano a circa 130, da gennaio a maggio di quest’anno se ne contavano già oltre cento. A testimonianza di una tendenza in calo che produrrà, al termine di quest’anno, il doppio delle soppressioni. Stando a quanto filtra da ambienti sindacali, nell’ultimo periodo «almeno due turni giornalieri sarebbero scoperti per mancanza di pattuglie. Dei 20 agenti assegnati alla questura dell’Aquila, di cui 10 a gennaio e 10 a giugno, nessuno è stato dislocato ad Avezzano. Territorio gravato da risse, furti, codici rossi e reati in materia di spaccio a cadenza regolare. Pressoché quotidiana. Eppure nessuna delle risorse in prova è stata assegnata al commissariato marsicano».

DISAPPUNTO Il sindaco Gianni Di Pangrazio non ci sta. Nel riconoscere un allarme sicurezza all’interno del perimetro comunale, al pari di altri territori dell’intero contesto nazionale, riprende e rilancia la recente nota di Anpi indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in cui si chiede conto allo Stato circa la carenza di uomini in seno agli apparati di polizia. «Avezzano è tra i Comuni che investono maggiormente nella sicurezza urbana e devo riconoscere che c’è una significativa sinergia sia con il prefetto e con le forze dell’ordine. Eppure non mancano episodi in grado di generare un certo allarme sociale. Singole vicende suscitano comprensibile preoccupazione nei cittadini, i quali chiedono risposte concrete al Comune e non allo Stato, entità quest'ultima percepita spesso come lontana e irraggiungibile. Per la sicurezza pubblica servono misure vere ed efficaci da consegnare nelle mani dei sindaci, nonché risorse e deroghe per le assunzioni nella polizia locale, ormai ridotta ai minimi termini sempre con la scusa della spending review, oltre a un maggiore e più incisivo coordinamento, sempre nell'ambito di una visione strategica nazionale». Di Pangrazio chiede inoltre, congiuntamente ad Anci, di aprire un tavolo di confronto operativo permanente con il ministero dell’Interno.

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