Avezzano-Roma è una delle linee peggiori

Vagoni sporchi e ritardi: la tratta ferroviaria entra nella top ten delle meno curate d'Italia

AVEZZANO. La linea Roma-Avezzano nel libro nero dei pendolari italiani. Altroconsumo.it ha pubblicato un'inchiesta sull'insoddisfazione dei viaggiatori. Il risultato è più che sconfortante: la tratta ferroviaria dalla capitale ad Avezzano entra a pieno titolo nella top ten delle peggiori.

Se l'ottavo posto tra le linee ferroviarie nazionali italiane non dovesse bastare, c'è una medaglia di bronzo per le peggiori corse del centro-Italia a rendere ancora meno onorevole lo stato di salute del servizio. A precederla sul podio solo la Roma-Frosinone e la Fara Sabina-Roma. Ma il fenomeno dei «Frecciarotta», calzante soprannome affibbiato dai pendolari ai treni locali, è un flagello che investe i pendolari di tutto lo stivale, senza alcuna eccezione. Vagoni sporchi, servizi igienici a dir poco luridi, assenza delle norme di sicurezza, ritardi e condizioni climatiche al limite della tollerabilità sono pane quotidiano per chi viaggia quotidianamente nelle carrozze di questi treni. E vane restano petizioni, cause e class action impugnate dai comitati dei pendolari per far valere i propri diritti sui disservizi di Trenitalia.

Altroconsumo.it è salita sui treni tra il 20 e il 29 settembre 2010 e ha intervistato un campione di 1407 viaggiatori delle 25 tratte più interessate dal pendolarismo. I risultati delle interviste dipingono un servizio che regredisce, sprovvisto dei più basilari diritti per chi viaggia. L'associazione dei consumatori presieduta da Paolo Martinello si occupò dei «treni del disagio» già nel 2004, pubblicando risultati critici ma migliori degli attuali. A peggiorare, non di poco, sono l'igiene e la climatizzazione. Migliorate invece la puntualità e le informazioni sui disservizi.

Nel caso della linea Avezzano-Roma i disagi maggiori riguardano le condizioni igieniche delle carrozze e delle toilettes: il 95% dei pendolari che dalla Marsica viaggiano verso la capitale si è detta completamente insoddisfatta delle condizioni dei vagoni. Altra maglia nera va all'affollamento dei treni. Il 92% degli intervistati lamenta il cosiddetto «effetto sardina», che troppo spesso influisce anche sulla percezione di sicurezza, insufficiente per il 38% degli intervistati. Altra nota dolente è la cortesia del personale ferroviario, scadente secondo il 42% dei viaggiatori.

Nella media nazionale delle lamentele è la puntualità dei treni sulla Avezzano-Roma: 67 intervistati su 100 ritengono intolleranti i ritardi delle linee tra l'Abruzzo e la capitale. Non menzionata nell'inchiesta la frequenza delle corse. Sempre più soppressioni condizionano la vita dei pendolari, che piegano la propria condizione familiare e privata agli orari dei pochi treni che possono portarli a casa. In questa infinita diatriba tra passeggeri insoddisfatti e servizi carenti s'insinua lo scaricabarile tra le regioni, che dal 2000 hanno competenza sul comparto, e Trenitalia.

Le prime lamentano i disservizi, e le ferrovie contestano gli irrisori contributi regionali. Il tutto a scapito di chi viaggia ogni giorno tra mille disagi.

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