Aziende in crisi, appello al governo
Chiesto l’azzeramento delle somme dovute alla Camera di commercio.
L’AQUILA. Aziende in ginocchio e prospettive di tassazione non confortanti. Intorno a questi dubbi che arrovellano gli aquilani si innesta una serie di polemiche a vari livelli. La Camera di commercio chiede l’affrancamento di tutte le imprese del cratere dalla tassa per il diritto annuale 2009. La presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, si rivolge al presidente della Camera, Gianfranco Fini, per chiedere lo stesso trattamento dei terremotati dell’Umbria. E scoppia anche la grana dei traporti a pagamento per i bambini delle elementari.
Sono 15.550 le imprese del cratere che hanno ottenuto la sospensione fino al 31 dicembre 2009 del versamento delle somme relative al diritto annuale della Camera di commercio dell’Aquila.
Somme tra gli 80 e i 250 euro e, a salire, in base al fatturato per le imprese più grandi.
In una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ai ministri dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico, al Capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, il presidente e la giunta della Camera di commercio hanno presentato una richiesta: l’affrancamento di tutte le imprese del cratere dalla tassa per il diritto annuale 2009 e, contemporaneamente, la copertura da parte dello Stato della somma non percepita dall’ente, che ammonta a 2milioni 14mila euro.
«Il diritto annuale», si legge nella nota a firma del presidente della Camera di commercio, Giorgio Rainaldi, «rappresenta la principale fonte di entrata nel bilancio camerale, oltre il 60 per cento sul totale. La sospensione di tale versamento ha provocato per l’ente un mancato gettito presunto stimato in 2 milioni 14 mila euro, derivante dal diritto dovuto dalle oltre 15.500 imprese, con grave pregiudizio per l’attività istituzionale dell’ente stesso nei confronti del sistema delle imprese».
Per consentire il rilancio delle attività produttive la Camera di commercio auspica che le aziende vengano esonerate dal pagamento del diritto annuale.
Una lettera di sollecito è stata inviata anche al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta.
PEZZOPANE. «Perché il Parlamento adotta due pesi e due misure per i terremotati dell’Umbria e dell’Abruzzo?». È la domanda che la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, rivolge al presidente della Camera, Gianfranco Fini, tornando sulla questione della restituzione delle tasse. «Quello che chiediamo è di essere trattati come tutti gli altri. In Umbria, si è tornati a pagare le tasse dopo un anno e mezzo. La restituzione dei tributi non versati è avvenuta dopo 10 anni, e solo per il 40 per cento. Per noi il pagamento delle tasse ripartirà a dicembre, mentre a giugno si dovranno restituire quelle non versate, come se l’emergenza fosse finita. Un colpo mortale».
TRASPORTI. I bambini delle scuole elementari che utilizzano il servizio di trasporto privato per andare a scuola devono tornare a pagare 20 euro al mese. Il Comune, infatti, in assenza di proroga delle tasse, così come avviene per l’Ici, deve far pagare le famiglie per evitare problemi con la Corte dei Conti. Per le scuole medie e le superiori, al contrario, il servizio è gratuito perché Asm e Arpa sono gratuiti.

Sono 15.550 le imprese del cratere che hanno ottenuto la sospensione fino al 31 dicembre 2009 del versamento delle somme relative al diritto annuale della Camera di commercio dell’Aquila.
Somme tra gli 80 e i 250 euro e, a salire, in base al fatturato per le imprese più grandi.
In una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ai ministri dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico, al Capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, il presidente e la giunta della Camera di commercio hanno presentato una richiesta: l’affrancamento di tutte le imprese del cratere dalla tassa per il diritto annuale 2009 e, contemporaneamente, la copertura da parte dello Stato della somma non percepita dall’ente, che ammonta a 2milioni 14mila euro.
«Il diritto annuale», si legge nella nota a firma del presidente della Camera di commercio, Giorgio Rainaldi, «rappresenta la principale fonte di entrata nel bilancio camerale, oltre il 60 per cento sul totale. La sospensione di tale versamento ha provocato per l’ente un mancato gettito presunto stimato in 2 milioni 14 mila euro, derivante dal diritto dovuto dalle oltre 15.500 imprese, con grave pregiudizio per l’attività istituzionale dell’ente stesso nei confronti del sistema delle imprese».
Per consentire il rilancio delle attività produttive la Camera di commercio auspica che le aziende vengano esonerate dal pagamento del diritto annuale.
Una lettera di sollecito è stata inviata anche al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta.
PEZZOPANE. «Perché il Parlamento adotta due pesi e due misure per i terremotati dell’Umbria e dell’Abruzzo?». È la domanda che la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, rivolge al presidente della Camera, Gianfranco Fini, tornando sulla questione della restituzione delle tasse. «Quello che chiediamo è di essere trattati come tutti gli altri. In Umbria, si è tornati a pagare le tasse dopo un anno e mezzo. La restituzione dei tributi non versati è avvenuta dopo 10 anni, e solo per il 40 per cento. Per noi il pagamento delle tasse ripartirà a dicembre, mentre a giugno si dovranno restituire quelle non versate, come se l’emergenza fosse finita. Un colpo mortale».
TRASPORTI. I bambini delle scuole elementari che utilizzano il servizio di trasporto privato per andare a scuola devono tornare a pagare 20 euro al mese. Il Comune, infatti, in assenza di proroga delle tasse, così come avviene per l’Ici, deve far pagare le famiglie per evitare problemi con la Corte dei Conti. Per le scuole medie e le superiori, al contrario, il servizio è gratuito perché Asm e Arpa sono gratuiti.