istituti di credito

«Banca Etruria, istituzioni assenti»

La denuncia del sindaco di Pizzoli: risparmiatori non tutelati

PIZZOLI. «C’è una pesante assenza di chi rappresenta le istituzioni a livello regionale e nazionale. Ho contattato il sottosegretario all’Economia per capire se il governo avesse intenzione di intervenire, ho trovato molta disponibilità ma non è stato fatto niente, ho l’impressione che non ci sia accordo all’interno dell’esecutivo».

Così il sindaco di Pizzoli Giovannino Anastasio, sulla vicenda che ha interessato il suo popoloso comune dove circa 1500 risparmiatori che avevano obbligazioni subordinate di Banca Etruria sono rimasti a bocca asciutta in seguito al decreto del governo per il salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti.

Il sindaco ha partecipato al convegno “Crac banche. Come l’euro e l’Europa distruggono il risparmio italiano”, organizzato dal quotidiano digitale Abruzzoweb.it in collaborazione con il blog Scenarieconomici.it, che si è svolto venerdì.

A Pizzoli si è formato il primo Comitato difesa risparmiatori Banca Etruria in Italia.

«Ci vuole una spinta più forte. D’altronde, se i cittadini si sono dovuti tutelare con dei legali, vuol dire che le istituzioni non hanno fatto il loro dovere. Se questa situazione non cambierà arriveremo a farci giustizia da soli, continuando la protesta», ha concluso. «Il mio Comune si costituirà parte civile nei processi se sarà utile ai cittadini e ai risparmiatori, lo decideremo insieme al momento opportuno».

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