Bullismo e cyberbullismo: parlano i ragazzi

Incontro all’Aquila con gli alunni delle scuole patini. Settanta ragazzi di 12 anni si sono raccontati e hanno ascoltato i consigli da seguire per riconoscere e isolare episodi di bullismo in una sorta di lezione interattiva

L’AQUILA. Rosa è una bella ragazza innamorata di un coetaneo che non corrisponde il suo amore, anzi si fidanza con una sua amica e lei, diventata vittima d’insulti, comincia ad autolesionarsi con una lametta. Poi c’è quell’altra coetanea con qualche chilo di troppo che viene presa in giro in modo duro fino a smettere di mangiare e a diventare anoressica. Stella, invece, insultata dagli amici perché troppo bella e troppo brava a scuola, diventa bulimica. Anna criticata e presa in giro per stupidi motivi, comincia a tagliarsi con delle lamette fino a togliersi la vita.

Sono storie vere (raccontate con nomi di fantasia), vissute direttamente o indirettamente da ragazzi poco più che bambini e raccontate questa mattina dagli alunni delle seconde classi della scuola media Patini davanti al team della community americana Wwe (World wrestling entertainment), la società che, in collaborazione con l’Ido (Istituto di Ortofonologia) gira l’Italia per insegnare ai ragazzi a riconoscere e difendersi da bullismo e cyberbullismo. Una decina le città percorse in tre anni anche in presenza di testimonial del mondo del wrestling, come Rey Misterio, e oltre un migliaio gli alunni raggiunti nelle loro classi. Come i settanta ragazzi di 12 anni che questa mattina hanno ascoltato i consigli e i suggerimenti da seguire per riconoscere e isolare episodi di bullismo in una sorta di lezione interattiva tenuta dalla psicologa e psicoterapeuta Karen Cicolini, e da Valeria Beccari e Lavinia Inciocchi del Wwe, nell’ambito della campagna “Be a star: non essere un bullo, sii una stella”. Agli alunni sono stati distribuiti dei questionari per verificare la loro conoscenza del fenomeno, che tra i giovanissimi assume dimensioni preoccupanti anche online.

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