L’AQUILA. Un camper parcheggiato nel piazzale di Campo Imperatore, a poca distanza da hotel, osservatorio e piste da sci. Nulla di strano insomma, specie in concomitanza con le prime nevicate. Le stesse capaci di attirare ogni inverno interi eserciti di sciatori da tutte le parti d’Italia. Solo che stavolta i giorni passano, e quel camper è sempre lì. Nessuno che entri e nessuno che ne esca. Di notte, poi, mai una luce accesa. E quella targa straniera, che rende tutto più misterioso. Nonostante le abbondanti nevicate, da un paio di giorni il Gran Sasso si è così tinto di giallo.

Prova ne è il dispiegamento di uomini e mezzi del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas), del soccorso alpino e speleologico della Guardia di finanza (Sagf) e anche dei vigili del fuoco. Tutti alla ricerca del conducente, e forse anche degli eventuali accompagnatori. Un approccio all’area però altamente proibitivo quello dei soccorritori, costretti a semplici sortite esplorative accidentate da un meteo impietoso, fatto di forti venti di bufera che impediscono agli elicotteri di alzarsi in volo. Una visuale dall’alto che in questo caso potrebbe tuttavia risultare completamente inutile, visti i tanti punti di accumulo in grado di celare qualunque sagoma eventualmente presente. Tanto che, ieri, gli operatori sono riusciti a muoversi solo via terra fino a raggiungere i rifugi Duca degli Abruzzi e Garibaldi, entrambi risultati vuoti. All’opera però anche i carabinieri della stazione di Assergi, che a loro volta hanno rotto gli indugi insieme a uno dei finestrini del mezzo, senza però rinvenire nessuno all’interno. Trovato invece un telefonino, presumibilmente di proprietà del conducente, che non si esclude possa averne un altro con sé. Il che però contribuisce solo a infittire il mistero. Rinvenuto poi anche un contratto di noleggio del camper. Nel documento sono riportate le generalità del cliente: K.B., 44 anni, di nazionalità polacca. Con gli inquirenti che almeno sanno chi cercare.

Quindi l’analisi dei filmati catturati dalle telecamere di videosorveglianza presenti nel piazzale: dalle sequenze filmate si vede il 44enne scendere dal mezzo lo scorso 19 novembre per poi allontanarsi in compagnia dei suoi due cani. Poi il buio. Anzi il bianco della neve che continua a posarsi su quel camper abbandonato, mai più raggiunto dall’escursionista.

I carabinieri stanno intanto cercando di mettersi in contatto con le autorità polacche così da verificare se siano state sporte denunce di scomparsa da parte dei familiari del 44enne negli ultimi giorni.

Oggi intanto le ricerche dell’escursionista polacco riprenderanno. Tempo permettendo.

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