Campotosto, alloggi mai consegnati ai terremotatiLa Finanza: "Danno erariale da 900 mila euro"

Nove moduli abitativi provvisori pronti ma mai utilizzati a 21 mesi dal terremoto. La Guardia di Finanza contesta al Comune un danno erariale di 900 mila euro. Inchiesta partita dagli articoli del Centro

CAMPOTOSTO. Nove Moduli Abitativi Provvisori, a Campotosto, realizzati con notevoli costi aggiuntivi ben 21 mesi dopo il terremoto, quando le esigenze della popolazione erano mutate. Così, la Guardia di Finanza dell'Aquila ha contestato al Comune un danno erariale di quasi 900mila euro per il ritardo nella realizzazione, segnalando due persone alla Procura Regionale della Corte dei Conti.

FOTO I moduli abitativi provvisori pronti da 21 mesi

Oggi, dei nove M.A.P. solo tre risultano assegnati e utilizzati. Gli altri manufatti sono rimasti inutilizzati evidentemente perché venute meno le esigenze. Il danno erariale cagionato ai bilanci pubblici, secondo la Guardia di Finanza, è costituito dalla sommatoria dei costi aggiuntivi di messa in sicurezza dell'area, 800 mila euro in più rispetto a quanto inizialmente stimato per prevedibili dissesti geologici, e dalle somme erogate a titolo di rimborso delle spese di soggiorno alberghiero e di contributo di autonoma sistemazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile nei confronti di nuclei familiari che, all'indomani del sisma, avevano richiesto la soluzione dei M.A.P., quantificata in 70.000 euro.

La vicenda risale al periodo di emergenza post-sisma quando, su richiesta della Protezione Civile, l'amministrazione comunale aveva individuato il terreno sul quale dovevano sorgere i manufatti, sito poi rivelatosi non idoneo.   

Nel mese di ottobre 2009 il Comune di Campotosto aveva individuato e messo a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale un'area di frazione Mascioni ritenuta idonea alla necessità. I lavori furono avviati e, secondo contratto, si sarebbero dovuti concludere entro il termine massimo di 60 giorni. A maggio 2010 risultavano ultimati solo 6 dei 9 M.A.P. commissionati, mentre la realizzazione degli altri tre rimase subordinata alla messa in sicurezza del terreno, rivelatosi franoso, con ulteriori e non prima previsti interventi, tra cui l'innalzamento di un muro di contenimento. Ma anche per quelli già ultimati, causa ulteriori ritardi per le opere primarie di urbanizzazione e di abitabilità, è stato necessario attendere altri 5 mesi per il definitivo collaudo, avvenuto ad ottobre 2010. L'assegnazione dei M.A.P. è avvenuta nel successivo mese di dicembre, a favore di tre nuclei familiari.

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