Carrara: «Il mio impegno per proteggere gli orsi»

Pescasseroli, prima uscita ufficiale per il nuovo presidente del Parco nazionale Incontro sulla candidatura delle faggete secolari nel sito dell’Unesco

PESCASSEROLI. Prima uscita pubblica a Pescasseroli del neo presidente del Parco nazionale d’Abruzzo. Dopo due anni l’Ente esce dal commissariamento con la nomina di Antonio Carrara, che punta ad «ampliare la promozione all’estero» e annuncia «grande attenzione per l’orso bruno marsicano».

Per il nuovo amministratore del Pnalm si tratta delle due principali priorità di programma. Carrara nella giornata di ieri ha presieduto il workshop di preparazione alla partecipazione dell’Italia alla candidatura al sito seriale Unesco dal titolo “Faggete vetuste-un patrimonio naturale comune dell’Europa”.

In pratica un incontro tecnico-scientifico, introduttivo al sesto meeting europeo di esperti sul patrimonio naturale da tutelare che si terrà dal primo al 3 aprile prossimi a Vienna al ministero federale dell’Agricoltura e Ambiente. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia, ha visto la partecipazione del professor Franco Pedrotti, che ha parlato di aree protette e biodiversità e del professor Hannes Knapp, che ha illustrato gli attributi richiesti per poter entrare a far parte della rete.

Ma il nuovo presidente del Parco nazionale d’Abruzzo rivendica soprattutto un cambiamento epocale nella gestione dell’importante area protetta.

«L’onore di presiedere il più antico e prestigioso Parco italiano mi carica di grandi responsabilità. So bene che gli impegni urgenti da affrontare sono molti e complessi» commenta Carrara «per cui sarà necessario unire tutte le forze. A tal proposito mi auguro che al più presto venga nominato il nuovo consiglio direttivo per avviare un lavoro collegiale indispensabile, coinvolgendo Comunità del Parco, Comuni, associazioni di categoria e associazioni di protezione dell’ambiente».

Ma la questione sulla quale il nuovo presidente giura di occuparsi giorno e notte è la tutela e salvaguardia dell’orso bruno marsicano. «Sono certo che la conservazione dell’orso bruno marsicano, la specie simbolo del nostra area protetta, sarà l’indicatore con il quale sarà valutata l'attività del Parco e della mia presidenza nei prossimi anni» aggiunge Carrara «e la possibilità di creare le migliori condizioni affinché l’orso possa continuare a vivere anche al di fuori dell'area del Parco è un elemento essenziale per evitarne l'estinzione. A tutela dell’animale nei prossimi giorni sarà sottoscritto un protocollo d’intesa coordinato dal ministero dell’Ambiente, che definisce le azioni per il prossimo biennio».

Massimiliano Lavillotti

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