CARSOLI. Carsoli non dimentica. Un anno fa il tragico incidente all’Aquila che ha tolto la vita alla 26enne Aurora D’Alessandro. Dramma finito sui tavoli della Procura, che ha indagato a fondo sulla dinamica dello schianto e portato al rinvio a giudizio del conducente dell’altra auto, responsabile dell’impatto. Sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Una storia di speranze e di futuro sfumati un batter di ciglio. E un lutto complicato da affrontare per i familiari, che oggi vogliono porsi in prima linea per sensibilizzare in materia di sicurezza stradale. In occasione del primo anniversario dalla scomparsa della giovane, il Comune di Carsoli ha ospitato l’iniziativa “L’Infinito Universo di Aurora”, promosso insieme all’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus di Firenze, da anni impegnata nella lotta per porre un freno ai comportamenti sconsiderati di chi si mette alla guida. Per questo il ricordo di Aurora è divenuto un’occasione per fare del bene. Per accendere un faro su una problematica, pur sempre, drammaticamente attuale. Saluti affidati al sindaco Alessandro Marcangeli. L’ex sindaca di Carsoli Velia Nazzarro, ha guidato gli interventi dedicati ai temi della sicurezza stradale, della responsabilità alla guida e delle conseguenze umane e legali che ogni incidente porta con sé. L’avvocata Rosalia Tangredi ha trattato gli aspetti giuridici legati ai reati stradali, mentre Erina Panepucci dell’associazione Lorenzo Guarnieri, ha ripercorso le tappe che hanno portato al riconoscimento del reato di omicidio stradale. E ancora, sono intervenuti l’ispettore Claudio Ciucci, comandante del Distaccamento della Stradale di Carsoli, l’assessore alle Politiche Sociali Rosa De Luca, Marialuisa Rossi, coordinatrice del Gruppo Emergenza e Urgenza dell’Aquila e il parroco di Carsoli don Umberto Di Pasquale.