Casa affittata a Roccaraso per il Capodanno: truffati in 15

Le vittime sono tutti ragazzi di Tagliacozzo, raggirati da una finta agenzia su TikTok: avrebbero dovuto pernottare nella nota località montana dal 31 dicembre al 2 gennaio
TAGLIACOZZO. Casa a Roccaraso per il Capodanno. Quindici posti letto, due notti e tre giorni, alla modica cifra di 800 euro. Peccato che fosse una truffa. Sono caduti nella trappola natalizia quindici giovani di Tagliacozzo. La comitiva, entusiasta di festeggiare la serata di San Silvestro in montagna, nella splendida cornice di una delle località più appetibili del centro Italia, ha versato l’acconto per la prenotazione di una villetta a due piani, salvo poi scoprire il raggiro. La vicenda è finita sul tavolo della Procura di Avezzano, che sul caso ha aperto un fascicolo.
Solo pochi giorni fa i ragazzi, nel tentativo di ricercare un alloggio sufficientemente grande da ospitare tutti, si sono imbattuti in un annuncio immobiliare su TikTok. L’agenzia, tale “House&Travel 2022”, metteva in mostra gli scatti della struttura. Bellissima a vedersi. Con pareti bianche e infissi in legno. Immersa nella neve. E all’interno arredata con gusto, accogliente. Per non parlare del prezzo stracciato, appena 800 euro da dividere in 15. A quel punto una dei partecipanti, M.A., 30 anni, ha personalmente chiamato il numero indicato sul post. Al quale ha risposto un uomo. «Un adulto, con evidente accento campano. Tale Francesco Manuel Di Michele», è scritto nella denuncia.
Con lui hanno preso accordi per pernottare dal 31 dicembre al 2 gennaio prossimi. Hanno quindi stabilito che la comitiva avrebbe immediatamente provveduto al bonifico d’acconto attraverso la carta Postepay di proprietà della giovane, per un importo pario a 250 euro. I restanti 550 sarebbero stati saldati al loro arrivo a Roccaraso. Una volta effettuata l’operazione di pagamento e inviata la ricevuta su WhatsApp al gestore dell’agenzia fittizia, l’uomo è scomparso. Tutti i tentativi di mettersi in contatto con lui sono stati vani.
E il numero di telefono non ha più dato cenni di vita. Si indaga ora per il reato di truffa. La 30enne che ha firmato la denuncia, è difesa dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Sono stati allegati come fonte di prova gli screenshot della conversazione via chat con il truffatore e la copia del bonifico. Il timore è che altri gruppi di giovani e famiglie possano finire al centro dell’imbroglio convinti di aver trovato un’occasione per la perfetta vacanza sulla neve.
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