Casa dello studente, pilastri fragili

I periti: struttura indebolita da opere successive come pure il convitto.

L’AQUILA. I crolli della Casa dello studente e del Convitto nazionale, dove sono morti complessivamente undici ragazzi, sarebbero stati causati da carenze strutturali e anomalie generate da interventi successivi. E quanto trapelato circa le perizie depositate in procura.

CASA DELLO STUDENTE. La realizzazione di diverse opere successive e una scarsa manutenzione hanno indebolito la struttura della Casa dello studente mentre non ci sarebbero, invece, anomalie nella qualità dell’acciaio e nella composizione del cemento adoperato per costruire l’edificio. La rottura delle strutture del primo piano ha fatto abbassare improvvisamente l’edificio di via XX Settembre e i ragazzi presenti nell’ala del palazzo caduta sarebbero stati travolti da parti strutturali. La casa dello studente è uno dei simboli del sisma nell’aquilano e proprio per questo i consulenti tecnici e tutti coloro che partecipano all’inchiesta hanno lavorato per tutta l’estate tra le materie e nella parte dell’edificio rimasta in piedi al fine di acquisire elementi utili a stilare la perizia che è stata presentata per prima.

CONVITTO NAZIONALE. Anche per il Convitto nazionale ci sarebbero stati dei cedimenti strutturali decisivi a far crollare l’edificio anche se si tratta di un palazzo che a differenza della Casa dello studente, realizzato negli anni sessanta, è stato edificato moltissini anni prima.

ALTRE PERIZIE. Le altre perizie presentate non riguardano, comunque, stabili crollati con dei morti: si tratta, in particolare, di di quelli inerenti l’ospedale San Salvatore e l’università. ROSSINI. «Stiamo ancora leggendo le perizie» ha spiegato il pm Alfredo Rossini per i primi avvisi di garanzia ancora non è il momento ma non siamo lontani» ha concluso il procuratore capo che non ha voluto commentare le prime ipotesi sul crollo della Casa dello studente.

VIA XX SETTEMBRE. Sono previsti tempi lunghi, inveve, per la perizia riguardante il palazzo al civico 79 dove sono morti le due figlie e la moglie del noto avvocato Maurizio Cora, scampato alla tragedia. Infatti ci sono problemi per la messa in sicurezza. Ieri mattina, tra l’altro, c’è stata una riunione di alcuni condomini i quali hanno preso atto delle obiettive difficoltà nelle quali la magistratura si trova per portare avanti le indagini rammaricandosi per problemi non imputabili a nessuno.

GRANDI RISCHI. L’inchiesta sul mancato allarme da parte della commissione Grandi rischi, al termine di una riunione di fine marzo, sta suscitando un notevole interesse da parte della gente. Nel senso che oltre alle sei persone che hanno sottoscritto la denuncia e sono state ascoltate dalla polizia giudiziaria, se ne sono aggiunte molte altre che spontaneamente, hanno manifestato l’intenzione di andare a deporre a sostegno della iniziativa giudiziaria.