Caso Asl aquilana, parla l’avvocato: «Ho fatto io la segnalazione per il conflitto d’interessi»

Aliprandi è il legale che ha denunciato: «Troppi legami lavorativi e personali». E sulla decisione: «Avrebbe dovuto astenersi come succede nei processi civili»
L’AQUILA. «Ci sono stati casi di disparità di trattamento enormi tra vicende simili. Non si capisce in base a quali parametri vengano prese certe decisioni». Simone Aliprandi è l’avvocato lombardo che ha segnalato ad Anac e Corte dei Conti la vicenda dell’Asl aquilana e dei presunti legami tra lo studio legale E-Lex e il Garante per la privacy. Aliprandi non contesta la qualità dello studio, che «è di altissimo livello», ma il suo rapporto con l’ente: «c’è un conflitto d’interessi e il Garante, in base al Codice etico, dovrebbe astenersi».
Aliprandi, procediamo con ordine. Come è venuto a sapere della vicenda?
«Tramite gli articoli del Centro. È da voi che ho letto che la Asl aveva deciso di farsi assistere da E-Lex».
E come mai ha deciso di fare la segnalazione?
«Nel settore è uno studio conosciuto, diciamo che ha una certa fama. Quando, a settembre, ho segnalato la situazione ad Anac e Corte dei Conti, tutti mi dicevano: “Sì, non è bello, non è opportuno, ma funziona così”. Ora che Report è andato in onda, tutti si stracciano le vesti».
Perché dice che non è opportuno? Quando è diventato membro del collegio del Garante, Guido Scorza ha abbandonato lo studio.
«Non è che per me non sia opportuno: per me c’è proprio un conflitto d’interessi. Lui ha fondato E-Lex. Sua moglie lavora ancora lì. E la storia che lei non ha la qualifica di partner effettivo perché percepisce uno stipendio fisso? E quindi che ciò sarebbe secondo Scorza, la garanzia di assenza di conflitto d’interessi? Come ci si può credere?».
L’avvocato Scorza dice di non avere alcun contatto con lo studio. Perché non credergli?
«Scorza dice anche che non legge le pratiche fino al giorno prima della decisione...».
Non ha risposto alla domanda.
«Nel 2022 e nel 2023, quando il collegio era già stato nominato, E-Lex ha partecipato, con i suoi migliori avvocati, a “State of privacy”, l’evento organizzato a Roma dal Garante».
E in che modo influirebbe il rapporto tra lo studio e il Garante?
«Essere assistiti da uno studio che può vantare quel grado di vicinanza con l’autorità giudicante indubbiamente può incutere l’aspettativa di ottenere poi in sede istruttoria e soprattutto di giudizio un trattamento di favore, come d’altronde è avvenuto. Ci tengo, però, a sottolineare una cosa».
Cioè?
«Nello studio di E-Lex ci sono avvocati bravissimi, molto competenti, e il servizio che offrono è di altissimo livello. Con la mia segnalazione non volevo mettere in dubbio questo. Soltanto che nel settore ci sono colleghi altrettanto bravi che però non hanno le stesse possibilità».
La legge prevede l’ipotesi di conflitto d’interessi per il Garante?
«È un organo particolare, perché indipendente. In ogni caso, dovrebbe essere proprio il Garante a rilevare il potenziale conflitto di interessi».
Quindi non è un’ipotesi prevista dalla legge?
«Nelle cause civili il giudice ha l’obbligo di astenersi se ci sono legami parentali o se è convivente o commensale abituale di una delle parti o dei difensori. Il Garante non ha una norma che prevede la stessa cosa ma è un principio scritto nel Codice etico. Mi pare evidente, però, che non lo applicano».
Ancora non ha spiegato una cosa: perché puntare il dito sul provvedimento contro la Asl aquilana?
«Perché casi analoghi sono stati trattati in maniera molto diversa. Non si capisce su quali basi in certi casi venga decisa una sanzione e in altri no».
Si spieghi meglio.
«Il fatto è che non si sa mai quali siano i parametri di giudizio. Se un cliente va da un avvocato perché ha un problema in materia di privacy e chiede: “Quanto rischio?”, il legale non è in grado di rispondere, perché non c’è modo di saperlo. Il Garante non è un giudice civile, è chiaro che ha un minimo di autonomia nel decidere i parametri, se usare la piuma oppure il martello».
Ma?
«Ma bisognerebbe sapere in base a cosa venga utilizzata una oppure l’altra».

