Una corsa nella zona industriale: l’immagine è finita agli atti di un’inchiesta

AVEZZANO

Corse di cavalli clandestine, arrivano le forze dell'ordine

Gli agenti interrompono il raduno non autorizzato nel nucleo industriale trasformato di nuovo in un ippodromo

AVEZZANO. Sono arrivate le forze dell’ordine a interrompere l’ennesima corsa clandestina con bighe e cavalli nel nucleo industriale di Avezzano, trasformato nuovamente in un ippodromo. Si tratta di gare illegali che, solitamente, richiamano anche gente dal Teramano e dalla vicina Ciociaria. Un fenomeno che ad Avezzano va avanti ormai da anni e a più riprese finito anche sotto i riflettori della Procura. Ieri mattina l’arrivo dei carabinieri, della polizia e dei vigili urbani ha guastato la festa a un gruppo di rom che si era radunato nella zona industriale della città per mettere in piedi l’ennesima corsa con bighe e cavalli lungo i rettilinei del nucleo industriale.

Episodi che diversi anni fa erano finiti nel mirino dell’autorità giudiziaria dando luogo a un’inchiesta. Sotto accusa erano finite 33 persone, quasi tutte di etnia rom, provenienti da Avezzano e dal Frusinate. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2008. Le corse avvenivano in diverse zone del nucleo industriale, in particolare all’incrocio di via Edison e in via Alessandro Volta. In particolare, gli imputati erano stati accusati di aver bloccato la zona per una corsa clandestina, impedendo l’accesso alla strada pubblica e commettendo anche il reato di violenza. Poi per una serie di rinvii, legati anche al cambiamento dei giudici, c’è stata la prescrizione.
La vicenda fece molto scalpore perché la strada veniva chiusa in modo arbitrario e trasformata in una sorta di ippodromo, con tanto di sostenitori ai bordi della pista, alcuni dei quali coinvolti nell’inchiesta. Come accertato nella fase di indagine, i protagonisti delle gare erano sempre due fantini che gridavano per incoraggiare i cavalli. A dieci anni di distanza dall’inchiesta, nel 2017 i reati per gli imputati coinvolti nel caso delle corse clandestine al nucleo industriale di Avezzano erano andati prescritti. Anche durante l’ultimo lockdown i carabinieri avevano sanzionato un uomo proveniente dal Teramano che, secondo i sospetti, aveva eluso il divieto di spostamento per partecipare a una corsa dei cavalli. (f.d.m.)

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