Corsi di formazione per i cassintegrati Lo stipendio non verrà decurtato

AVEZZANO. Cassa integrazione con formazione per i dipendenti della Micron. Gli ammortizzatori sociali scatteranno il 3 settembre e andranno avanti per 13 settimane. I dipendenti interessati, stando a una prima stima, sarebbero intorno al 35-40 per cento. Dall'azienda però arrivano le rassicurazioni: gli operai non avranno un taglio del salario.
Grazie infatti al decreto legislativo 49/281 del 2009 i dipendenti, nelle ore in cui è prevista la sospensione del lavoro per via della cassa integrazione, saranno impegnati con i corsi di formazione. Con questo escamotage l'azienda riuscirà a formare il proprio personale e i lavoratori non perderanno parte dello stipendio. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è scaturito da una mancanza di commesse legata però a un ritardo nelle consegne.
«Entro febbraio doveva essere pronta la Serie 40», ha spiegato Claudio Mari, responsabile della comunicazione di Micron, «ci sono stati dei ritardi nelle consegne e di conseguenza il nostro cliente non è riuscito a prendere altre commesse. I dipendenti interessati dalla cassa integrazione saranno un 35-40 per cento, gli altri continueranno a lavorare normalmente». Le tredici settimane di cassa integrazione questa volta avranno un tono completamente diverso.
L'azienda, infatti, ha già avviato le trattative con il sindacato che permetteranno di presentare al ministero del Lavoro la domanda per i corsi di formazione. «Generalmente l'azienda fa formazione per i suoi dipendenti tutto l'anno», ha continuato il responsabile della comunicazione, «se il Ministero accetterà la nostra proposta li potremo fare durante il periodo di cassa. La formazione ovviamente sarà orientata a seconda delle mansioni che i dipendenti svolgono. Potranno essere corsi tecnici oppure per ruoli di supporto».
Grazie infatti al decreto legislativo 49/281 del 2009 i dipendenti, nelle ore in cui è prevista la sospensione del lavoro per via della cassa integrazione, saranno impegnati con i corsi di formazione. Con questo escamotage l'azienda riuscirà a formare il proprio personale e i lavoratori non perderanno parte dello stipendio. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è scaturito da una mancanza di commesse legata però a un ritardo nelle consegne.
«Entro febbraio doveva essere pronta la Serie 40», ha spiegato Claudio Mari, responsabile della comunicazione di Micron, «ci sono stati dei ritardi nelle consegne e di conseguenza il nostro cliente non è riuscito a prendere altre commesse. I dipendenti interessati dalla cassa integrazione saranno un 35-40 per cento, gli altri continueranno a lavorare normalmente». Le tredici settimane di cassa integrazione questa volta avranno un tono completamente diverso.
L'azienda, infatti, ha già avviato le trattative con il sindacato che permetteranno di presentare al ministero del Lavoro la domanda per i corsi di formazione. «Generalmente l'azienda fa formazione per i suoi dipendenti tutto l'anno», ha continuato il responsabile della comunicazione, «se il Ministero accetterà la nostra proposta li potremo fare durante il periodo di cassa. La formazione ovviamente sarà orientata a seconda delle mansioni che i dipendenti svolgono. Potranno essere corsi tecnici oppure per ruoli di supporto».
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