«Così rinascerà Porta Barete»: ecco il piano di riqualificazione
A spiegare l’intervento è l’imprenditore Del Tosto, a lui è stata affidata la “rigenerazione” dell’area: «Progetto rivisto dal Comune e poi integrato. Invariata la sistemazione della zona archeologica»
L’AQUILA. Il nuovo progetto per la rigenerazione di Porta Barete non è altro che «un adeguamento di quello precedente alla realtà dello stato dei luoghi». A spiegarlo è Berardino Del Tosto, imprenditore aquilano e direttore di Brasilia Edilizia Srl, la società assegnataria della riconfigurazione dell’area compresa tra via Vicentini a via XXV Aprile, passando ovviamente per Porta Barete. L’intervento di riqualificazione è stato approvato in commissione consiliare ad inizio ottobre, con il parere contrario della minoranza. Il piano di Del Tosto è giunto dopo la bocciatura del progetto originario, quello vincitore del bando internazionale “Porta Barete rinasce”, indetto dalla giunta Biondi nel 2019. Il disegno, infatti – realizzato dai professionisti aquilani Federica Tresca, Gianfranco Ruggieri, Federico Cavalieri, Andrea Ruggieri, Giuseppe Tempesta e Alessandro Tempesta – non aveva superato lo studio di fattibilità tecnica ed economica per problemi di viabilità e per via di un contenzioso su via Vicentini tra alcuni privati e l’amministrazione. Nodo, quest’ultimo, che il progetto della società Brasilia risolve con l’acquisizione tramite permuta da parte del Comune di due strutture nell’area. Secondo Del Tosto, «il vecchio progetto non viene accantonato ma integrato nel rispetto delle previsioni del bando. Va chiarito che è stato il Comune – o meglio alcuni uffici tecnici e quello del Patrimonio – a rivedere il progetto vincitore del bando», dice l’imprenditore. «Questa è una scelta che ha fatto il Comune, poiché il progetto precedente non aveva considerato che l’area interessata non era patrimonio pubblico». Notevoli dubbi erano stati sollevati dall’opposizione soprattutto in merito al parcheggio previsto dal disegno di Del Tosto: un’area di 3.600 metri quadrati a ridosso delle mura urbiche, all’incrocio tra via XXV Aprile e via Rocco Carabba. Ma Del Tosto rassicura: «Sarà una sistemazione a verde con possibilità di essere adibita a parcheggio. Le macchine non avranno impatto sulle mura: c’è già un muretto in mattoni su via XXV Aprile che impedisce la vista dei veicoli e il piano del parcheggio è comunque inferiore a quello della strada». Il direttore di Brasilia spiega, inoltre, che la necessità di creare parcheggi in quella zona nasce «in virtù di un futuro utilizzo importante della stazione». Con il vantaggio che «questo parcheggio sarà di utilizzo pubblico totale, al contrario di quelli in via Vicentini il cui utilizzo è pubblico e privato». Per quanto riguarda l’area archeologica prevista dal disegno vincitore del concorso, «resta invariata, salvo qualche aggiustamento», chiarisce l’imprenditore. La riconfigurazione del sito prevede anche la demolizione del ponte su via Vicentini e del terrapieno che oggi insiste nell’area di Santa Croce, oltre alla realizzazione di nuove rotatorie «volute dal Comune», specifica Del Tosto.
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