Da Lollobrigida a Renzi, da Ruggeri a Rovazzi: oggi la Partita del Cuore all’Aquila. Diretta Rai1

Politici contro cantanti: questa sera l’atteso appuntamento allo stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia. Il via alle ore 21.30, il ricavato in beneficenza. (Nella foto, Renzi e Schlein nella partita del Cuore dell’anno scorso)
L’AQUILA. L’anno scorso è stata la partita di prova del «campo largo» a sinistra, quest’anno è la conferma della tenuta della maggioranza di destra. La composizione dei 51 politici “convocati” per la Partita del Cuore di stasera contro la nazionale cantanti è cambiata parecchio rispetto alla scorsa edizione. Folta la rappresentanza del governo nazionale e regionale (sugli scudi il presidente Marco Marsilio, il vicepresidente della Giunta Emanuele Imprudente e l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri); pochi, invece, i volti noti dell’opposizione.
Come l’anno scorso, il match si gioca alle ore 21.30 allo stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia dell’Aquila, dove è stato già registrato il tutto esaurito. Per chi non è riuscito a comprare il biglietto, l’appuntamento è in diretta televisiva su Rai1. Il ricavato andrà al “Progetto Accoglienza”, realizzato congiuntamente dalla Fondazione Bambino Gesù di Roma e dalla Caritas Italiana.
Quest’anno ci sono Enrico Ruggeri, Orietta Berti, Fabio Rovazzi e Gabry Ponte a rappresentare, tra gli altri, la squadra degli artisti, in cerca di riscatto dopo la sconfitta ai rigori rimediata nell’ultima edizione. Il tiro decisivo dal dischetto lo aveva battuto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ma le copertine di giornali erano tutte per Matteo Renzi ed Elly Schlein, immortalati in un abbraccio affettuoso dopo l’assist del leader di Italia Viva, numero 8 dai piedi raffinati (sui social spopolano i video in cui palleggia) alla segretaria dem, freddissima sotto porta. Una foto dei tentativi di convergenza verso «le larghe intese», si diceva allora. Ma oggi che Renzi, dopo il divorzio con Carlo Calenda, strizza sempre più l’occhio al centrosinistra, sarà l’unico del tridente “dell’alternativa” a scendere in campo.
Niente Conte o Schlein, infatti, ma spazio a volti noti della maggioranza sul rettangolo verde. Immancabile il ministro dello Sport Andrea Abodi (indosserà il 10, numero da fantasista), seguito da altri colleghi importanti come Francesco Lollobrigida, Giancarlo Giorgetti (pronto a blindare la porta) e Alessandro Giuli che, col numero 9 sulle spalle, si candida al ruolo di punta di diamante dell’attacco. Tra i nomi più importanti ci sono anche i senatori di FI Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri, il deputato e vicesegretario della Lega Andrea Crippa e i vertici della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana (Lega), Giorgio Mulè (Forza Italia) e Anna Ascani (Pd). Quest’ultima è una dei pochi politici a rappresentare i dem, insieme a Marco Furfaro, Francesco Boccia e Andrea Casu. Più o meno lo stesso numero degli ex del partito di Schlein che hanno cambiato casacca per trasferirsi nella squadra dei centristi. A partire da Luigi Marattin, un tempo uomo di Renzi, poi abbandonato dopo la sua decisione di riavvicinarsi al centrosinistra. Un percorso simile a quello di Matteo Richetti, tra i fondatori della sezione modenese del Pd che, dopo aver seguito la scissione dell’ex sindaco di Firenze ha deciso di andare ancora oltre, sposando la causa di Azione.
Chi sta saldamente in Italia Viva, invece, è Luciano Nobili, anche lui con un passato nelle fila dei dem. I Cinque Stelle dovranno fare a meno del loro leader, che l’anno scorso si è rivelato spietato dagli undici metri. A rappresentarli ci saranno il vicepresidente del Movimento Mario Turco e il deputato Leonardo Donno, entrambi pugliesi, la senatrice Dolores Bevilacqua, siciliana, e il partenopeo Alessandro Caramiello.
La forza in Parlamento del partito di Giorgia Meloni si vede anche sul campo. Tanti i nomi di Fratelli d’Italia, tra cui spiccano Grazia Di Maggio, Luca Cannata, Salvo Sallemi, Gimmi Cangiano, Maddalena Morgante, Luca Sbardella, Raffaele Speranzon, Fabio Pietrella e Salvatore Caiata. E c’è anche chi, per l’occasione, è partito addirittura da Strasburgo, come gli europarlamentari Dennis Nesci e Stefano Cavedagna. Tra gli esponenti politici della nostra regione si contano anche Luigi D’Eramo, Guido Liris e Etelwardo Sigismondi.
Dulcis in fundo, il padrone di casa, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Indosserà il 99, numero dei giocatori che regalano spettacolo in campo.