Daniela Stati: siamo innocenti, vogliamo subito il processo
AVEZZZANO. Un pensiero al padre e un'arringa difensiva degna di un principe del foro per ribadire la sua innocenza. Daniela Stati, indagata per corruzione e dimissionaria dalla carica di assessore regionale, ha incontrato i giornalisti nel suo ufficio di piazza della Repubblica. Attorniata da oltre un centinaio di persone, tra sindaci, assessori, sostenitori, ha rivolto pensieri affettuosi al padre in cella. Ha ribadito di «essere sempre a disposizione per fornire le risposte alle domande che i giudici vorranno rivolgermi. Gli amici che ci sono vicini devono capire perché sta succedendo qualcosa di strano, di assurdo». Affiancata dai due difensori, gli avvocati Antonio Milo e Alfredo Iacone, ha preferito non entrare nel merito dell'inchiesta. Si dice delusa per la mancata scarcerazione del padre: «Io, mia madre, i miei fratelli e i miei figli ci aspettavamo che fosse scarcerato. Comunque, sono ottimista per la serenità di non aver fatto nulla. Mio padre ha messo in atto lo sciopero della fame per il rispetto della giustizia. Chiedo che si faccia chiarezza in tempi brevi».
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