Disabili, rilasciati 1.248 permessi

L'associazione Aias chiede più controlli: «Sono troppi»
SULMONA. In città sono stati rilasciati 1.248 permessi per i disabili. «A Sulmona ci sono troppi permessi che penalizzano i disabili veri, quelli che possono spostarsi solo se accompagnati con l'auto e che quasi mai trovano gli spazi in cui parcheggiare». La denuncia arriva dal presidente dell'Aias, Sante Ventresca.
L'associazione Aias, che da poco ha ripreso le attività, punta il dito sulla facilità con si rilasciano le autorizzazioni che consentono la mobilità alle persone invalide e chiede al sindaco una immediata verifica della situazione.
Ai 1.248 permessi di Sulmona vanno aggiunti quelli dei paesi limitrofi, un piccolo esercito di auto che hanno possibilità di poter trovare agevolmente un posto in cui poter parcheggiare. Ma la carenza di spazi gialli, soprattutto nel centro storico, non riesce a fronteggiare la richiesta, con il risultato è che molti disabili sono costretti a lasciare l'auto fuori dalle mura antiche e a farsi un considerevole tragitto con la carrozzella.
«Giornalmente assistiamo a situazioni che hanno dell'incredibile», rivela Sante Ventresca, «persone che girano in auto con il tagliando da invalidi e che dopo aver parcheggiato negli appositi spazi, vanno letteralmente di corsa alle poste, al mercato o negli uffici pubblici. Gente che con l'invalidità ha poco a che fare, magari utilizza il permesso di un parente o di un conoscente o di una persona deceduta. Una cattiva abitudine che va combattuta».
Un problema annoso che è tornato alla ribalta nei giorni scorsi quando due disabili non hanno potuto raggiungere il piazzale dove era in corso la Befana dei vigili del fuoco e una di loro non ha trovato parcheggio nei pressi di piazza Garibaldi per poter assistere ai fuochi pirotecnici organizzati dal Comune.
I permessi che consentono la mobilità alle persone invalide sono rilasciati dalla polizia municipale. L'interessato deve presentare la domanda al sindaco del Comune di residenza nella quale oltre a dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta, deve presentare la certificazione medica in cui risulta che il richiedente ha effettiva capacità di deambulazione ridotta.
L'autorizzazione ha validità 5 anni. Il rinnovo avviene attraverso la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio. «Davanti alla certificazione medica c'è poco da fare», afferma il sindaco, Fabio Federico, «anche se siamo convinti che molte persone ci marciano. L'unica cosa che posso garantire è che saranno potenziati i controlli da parte della polizia municipale, per scovare quegli individui che, con scarso senso civico e approfittano della situazione, penalizzando chi ha invece effettivo bisogno di queste agevolazioni per potersi spostare con meno difficoltà».
L'associazione Aias, che da poco ha ripreso le attività, punta il dito sulla facilità con si rilasciano le autorizzazioni che consentono la mobilità alle persone invalide e chiede al sindaco una immediata verifica della situazione.
Ai 1.248 permessi di Sulmona vanno aggiunti quelli dei paesi limitrofi, un piccolo esercito di auto che hanno possibilità di poter trovare agevolmente un posto in cui poter parcheggiare. Ma la carenza di spazi gialli, soprattutto nel centro storico, non riesce a fronteggiare la richiesta, con il risultato è che molti disabili sono costretti a lasciare l'auto fuori dalle mura antiche e a farsi un considerevole tragitto con la carrozzella.
«Giornalmente assistiamo a situazioni che hanno dell'incredibile», rivela Sante Ventresca, «persone che girano in auto con il tagliando da invalidi e che dopo aver parcheggiato negli appositi spazi, vanno letteralmente di corsa alle poste, al mercato o negli uffici pubblici. Gente che con l'invalidità ha poco a che fare, magari utilizza il permesso di un parente o di un conoscente o di una persona deceduta. Una cattiva abitudine che va combattuta».
Un problema annoso che è tornato alla ribalta nei giorni scorsi quando due disabili non hanno potuto raggiungere il piazzale dove era in corso la Befana dei vigili del fuoco e una di loro non ha trovato parcheggio nei pressi di piazza Garibaldi per poter assistere ai fuochi pirotecnici organizzati dal Comune.
I permessi che consentono la mobilità alle persone invalide sono rilasciati dalla polizia municipale. L'interessato deve presentare la domanda al sindaco del Comune di residenza nella quale oltre a dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta, deve presentare la certificazione medica in cui risulta che il richiedente ha effettiva capacità di deambulazione ridotta.
L'autorizzazione ha validità 5 anni. Il rinnovo avviene attraverso la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio. «Davanti alla certificazione medica c'è poco da fare», afferma il sindaco, Fabio Federico, «anche se siamo convinti che molte persone ci marciano. L'unica cosa che posso garantire è che saranno potenziati i controlli da parte della polizia municipale, per scovare quegli individui che, con scarso senso civico e approfittano della situazione, penalizzando chi ha invece effettivo bisogno di queste agevolazioni per potersi spostare con meno difficoltà».
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