alta tensione politica 

E in aula è bagarre sulla memoria  di Sergio Ramelli

L’AQUILA. Nella seduta di ieri il consiglio comunale aquilano si è acceso sull’ordine del giorno, presentato da Claudia Pagliariccio di Fratelli d’Italia, sulla memoria di Sergio Ramelli, il...

L’AQUILA. Nella seduta di ieri il consiglio comunale aquilano si è acceso sull’ordine del giorno, presentato da Claudia Pagliariccio di Fratelli d’Italia, sulla memoria di Sergio Ramelli, il diciottenne del Fronte della Gioventù morto a Milano nel 1975 dopo l’aggressione subita da un gruppo di militanti di Avanguardia operaia. L’ordine del giorno condanna le scritte comparse all’Aquila contro di lui e impegna sindaco e giunta a promuovere iniziative nelle scuole e l’installazione di una lapida commemorativa. Ma è stato scontro totale tra maggioranza – anche con l’intervento del sindaco Pierluigi Biondi – e opposizione. Tanto che quest’ultima non ha partecipato al voto: l’ordine del giorno è stato approvato dalla sola maggioranza.
«In una città dove è oramai negato il diritto alla salute, dove si consumano episodi di violenza sempre più efferati dietro la vetrina di un corso ripavimentato, dove i bambini frequentano ancora moduli ad uso scolastico pensati per l’emergenza, in una città incapace di spendere i fondi destinati allo sviluppo economico e sociale, dove il lavoro di qualità è oramai una chimera, il sindaco dell’Aquila si presenta finalmente innanzi ad un consiglio comunale svilito dalle sue continue assenze per discutere di Ramelli», ha scritto l’opposizione dopo il consiglio, continuando: «Evidentemente per la destra sono questi i problemi che soffre la città: coltivare una visione ideologica e di parte dei tragici anni di piombo. Bocciato l’emendamento delle opposizioni unite che intendeva impegnare il sindaco a promuovere iniziative per diffondere la conoscenza dei drammatici anni di piombo e a installare una targa commemorativa per ricordare tutte le vittime di quel tempo».
Dopo l’assemblea civica è intervenuto anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: «Il voto odierno rappresenta una vittoria per tutti coloro che in questi 48 anni hanno difeso e tutelato la memoria di Ramelli e per coloro che, dopo le vergognose scritte comparse in città, si sono immediatamente attivati per riparare a questo oltraggio. Dispiace solo che la minoranza abbia assunto un atteggiamento pilatesco, prima proponendo di eliminare lo specifico riferimento a Ramelli nella lapide e poi uscendo al momento del voto. La sinistra ha perso l’occasione per pronunciarsi contro la logica dell'odio ideologico».