l’iniziativa

Ecco il comitato anti-spoliazioni

Al lavoro per salvare tribunale, punto nascita e servizi vari

SULMONA. L’ospedale ridotto a poliambulatorio, l’assenza di scuole superiori e la perdita dello snodo per i trasporti (nonostante una stazione di tipo silver, seconda solo alle gold). Queste le conseguenze pratiche del declassamento di Sulmona da polo di attrazione a polo intermedio, a cui si aggiunge l’esclusione della Valle Peligna e della Valle del Sagittario dalla macroaree regionali su cui si interverrà con fondi specifici. In un solo colpo la delibera 290 della giunta regionale del 14 aprile scorso cancella le speranze di ripresa di un territorio, dichiarato dal 2007 area di crisi e mai diventato di fatto zona franca. Per accendere la consapevolezza dell’opinione pubblica sulla questione che rischia di compromettere per sempre l’Abruzzo interno è nato in città il Movimento in difesa del Centro Abruzzo. Un gruppo di cittadini, che vuole prima di tutto informare per poi coinvolgere le amministrazioni locali in una sorta di vertenza con la Regione, che tenga conto dell’ospedale, del tribunale, del punto nascita e di tutti i servizi persi o in perdita. L’intento – in una seconda fase – è quello di sottoporre un documento agli amministratori locali per farli arrivare alle delibere con cui richiedere alla Regione una retromarcia. Anima del neonato comitato è lo studioso sulmonese Aldo Ronci, che per primo ha avvertito dei rischi legati alla questione. Con lui anche Fabio Maiorano e Giovanni Ruscitti, che hanno messo in guardia dall’ennesima spoliazione perpetrata su elementi che richiedono il contrario di quanto deliberato. Estrema soluzione sarà un ricorso straordinario al capo dello Stato, come suggerito dall’ex sindaco e consigliere regionale Franco La Civita in platea. Se ne parlerà in un’assemblea pubblica il 2 luglio alle 17 al Pacifico. (f.p.)

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