Ecco le villette della nuova Onna

Le 94 abitazioni in legno realizzate dalla Provincia autonoma di Trento.

L’AQUILA. Le ultime spolverate ai mobili, una lucidata al parquet, l’installazione di televisori a schermo piatto, frigoriferi e lavatrici. Gli alberi da piantare e gli spazi verdi da abbellire. Operai e tecnici, sotto gli sguardi di decine di onnesi che avrebbero volentieri fatto a meno di tutto ciò, hanno lavorato incessantemente anche ieri e per tutta la notte in vista dell’apertura della «nuova Onna». Un villaggio con 94 villette in legno che col suo impianto urbanistico ha voluto ricalcare il più possibile l’insediamento originario del paese devastato dal terremoto del 6 aprile. Su una superficie di 47mila metri quadrati ci sono strade, segnaletica, posti auto davanti a ciascuna abitazione. La realizzazione delle case in legno è stata curata dalla Provincia autonoma di Trento, su progetto di tecnici umbri.

I fondi sono stati messi a disposizione dalla Croce rossa: 5 milioni e 200mila euro. Una ricostruzione, grazie all’impegno della Provincia di Trento e della Croce rossa, avvenuta a tempo di record. Risale a metà giugno l’affidamento delle opere per la realizzazione delle case. Nei quattro lotti hanno lavorato la Ille prefabbricati spa, la Legnopiù Case e la Trentino legno spa. Il 17 giugno, nella sede della Scuola della Finanza a Coppito, Bernardo De Bernardinis, vice responsabile del Dipartimento della Protezione civile, Francesco Rocca, commissario straordinario della Croce rossa, e Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, hanno firmato l’accordo per Onna. Il 23 giugno è stato siglato l’appalto per la fornitura e posa in opera degli edifici. Alla fine dello stesso mese, invece, è stato sottoscritto il contratto di comodato gratuito fra la Protezione civile, il Comune dell’Aquila e la famiglia Pica Alfieri.

Un accordo che ha permesso la realizzazione del villaggio che consentirà agli onnesi di avere un tetto sotto il quale affrontare il rigido inverno aquilano. Il contratto di comodato, firmato da Fabrizio Pica Alfieri, prevede la concessione dei terreni, a titolo gratuito e senza alcun indennizzo per l’occupazione, per tre anni (periodo comunque prorogabile se la ricostruzione del paese avverrà in tempi più lunghi). Quasi contemporaneamente sono iniziati i lavori: la preparazione del terreno è stata offerta dall’Associazione degli industriali della provincia di Trento e per quindici giorni le ruspe hanno sbancato il terreno e posato la breccia.

Pochi giorni dopo sono cominciate le gettate di cemento per le basi che dovevano accogliere le casette. Si tratta di 47 edifici bifamiliari - da 45 a 74 metri quadrati - in grado di ospitare circa 300 persone. Le case in legno, che hanno un costo fra i 30mila e i 60mila euro, sono state fabbricate in Trentino e montate in Abruzzo dal personale della Protezione civile della provincia autonoma. Cinque mesi di lavoro che hanno rappresentato un esempio unico di solidarietà ed efficienza. Ma che non potranno restiture la bella Onna di un tempo e il suo carico di affetti perduti.