Ex Superal nel degrado: è un ritrovo per disperati

La struttura (chiusa nel 2009) è via via diventata rifugio di ladri e spacciatori Il Comune di Scurcola: «Stiamo lavorando per la riqualificazione dell’area»

SCURCOLA MARSICANA. Fino a qualche anno fa era uno dei centri commerciali più frequentati della Marsica. Dopo il fallimento della società che lo gestiva è diventato un enorme dormitorio, pericolante e fatiscente ritrovo di disperati e spacciatori. È lo stabile dell’ex Superal, che si è trasformato da cuore pulsante del mercato marsicano a buco nero dell’area commerciale di Cappelle dei Marsi, frazione di Scurcola. Si tratta di una struttura di 5mila metri quadrati, chiusa dal 2009. Cinque anni fa venne battuta all’asta per 2,5 milioni, ma poi il prezzo è sceso vertiginosamente fino ad arrivare a circa 200mila euro. E non si sa ancora se qualcuno è intenzionato ad acquistarlo. La struttura è stata sottoposta a sequestro dal tribunale di Avezzano che ne ha riconosciuto la pericolosità. Sigilli che però oggi sono spariti e chiunque può entrare all’interno. Durante un giro nello stabile si sentono provenire, dall’interno, rumori di frullini con cui qualcuno sta tagliando saracinesche o altro, presumibilmente per poi rivendere i pezzi al mercato nero dei metalli. «Ogni giorno qui è un viavai di gente», commenta Antonio Angelino, titolare dell’azienda Nte Gran Sasso, che si trova a due passi dell’ex Superal. «Penso che ormai hanno portato via di tutto. Dai tombini, alle saracinesche, ai discendenti. Non c’è più nulla. Si vedono entrare e uscite stranieri, ma qualche volta passano anche ragazzetti che si riuniscono e si nascondono per qualche ora. Qui rubano, succede di continuo. Penso che ci sia anche spaccio. Tutto intorno è ormai una discarica», conclude Angelino, «e anche se ogni tanto qualcuno pulisce, il problema si ripresenta il giorno dopo». All’interno dello stabile il degrado è evidente. Le lamiere si staccano e cadono dal tetto, le saracinesche sono tagliate, le porte sono sfondate e i vetri sono tutti rotti. Su alcune vetrine si vedono anche buchi, probabilmente provocati dagli spari di un’arma. In particolare, vicino a una porta, ci sono materassi ammassati, cuscini malconci e divani sfondati. È qui che probabilmente dorme qualche disperato. «Continuiamo a sollecitare il curatore fallimentare», commenta il sindaco di Scurcola Vincenzo Nuccetelli. «L’area del parcheggio è privata, noi possiamo intervenire solamente su via dei Cerri, dove organizziamo di frequente bonifiche con la Tekneko e anche con le scuole». «Stiamo cercando di riqualificare l’area», aggiunge l’assessore all’Urbanistica e al commercio Nicola De Simone. «Sono in continuo contatto con il curatore fallimentare Ivan Lozzi. L’associazione culturale “Arti, mestieri e sapori”, insieme a tutti i commercianti, sta lavorando per portare in quest’area i mercatini di Natale che ridarebbero luce al “buco nero” della zona più viva di Cappelle. Già qualche anno fa i carabinieri sgomberarono lo stabile occupato da gente che bivaccava», conclude. «È un fenomeno angosciante che cerchiamo di risolvere. Per l’abbandono di rifiuti abbiamo anche installato fototrappole. In questi giorni ci sono gli operai che puliscono continuamente per questo grande evento che, se tutto va bene, dovrebbe prendere vita già dal 5 dicembre». (m.t.)

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