Ferrovia, ora la Marsica si ribella Di Pangrazio: basta prese in giro 

La tratta Avezzano-Tagliacozzo è l’unica ancora senza finanziamenti, per i lavori servono 465 milioni Il primo cittadino chiede un cambio di passo. E Giovagnorio: «Vergognoso essere fanalino di coda» 

AVEZZANO. La notizia del mancato finanziamento del raddoppio della tratta ferroviaria Avezzano-Tagliacozzo, compresa nel progetto di potenziamento della linea Pescara-Roma, non ha colto di sorpresa gli amministratori marsicani ma ha lasciato di nuovo l’amaro in bocca. La sensazione che alimenta la politica locale è che la maxi opera, che prevede un investimento complessivo di 7,5 miliardi di euro, sia ancora avvolta da un velo di incertezza, alla luce soprattutto della poca chiarezza avuta a riguardo dei fondi (circa 465 milioni) necessari al raddoppio in affiancamento dei binari che collegano Avezzano a Tagliacozzo. Ed è proprio sulla chiarezza che torna a fare leva Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, dopo la relazione al Senato del commissario per l’opera, Vincenzo Macello: «Tutti devono rispettare gli impegni presi nel consiglio comunale di Avezzano dello scorso 6 febbraio», ammonisce il primo cittadino, «siamo stufi di prese in giro. Mi aspetto che tutti facciano con serietà la loro parte. Serve uno scatto perché fino ad ora non ci sono segnali nuovi e positivi». Il sindaco chiede un cambio di marcia immediato: «Sappiamo che non sarà una sfida semplice ma siamo a un bivio decisivo per le sorti del territorio e dell’intera regione». Di Pangrazio è al lavoro anche per programmare l’incontro con il commissario Rfi Macello, programmato lo scorso 21 febbraio e rinviato a causa dell’emergenza bomba: «Si terrà nella prima metà di aprile, qui in città», annuncia il sindaco. Il tavolo sarà aperto anche ai sindaci e ai parlamentari abruzzesi. Non lesina bordate nemmeno Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo: «È veramente deprimente osservare come la Marsica sia ancora una volta il fanalino di coda dei territori regionali per quanto riguarda le grandi opere infrastrutturali. È vergognoso», scandisce, «che il nostro territorio sia stato depauperato dei finanziamenti necessari al raddoppio della tratta ferroviaria Tagliacozzo-Avezzano». Giovagnorio se la prende anche con la Regione: «Per quanto riguarda i servizi sanitari e i collegamenti, la Regione ha completamente dimenticato la Marsica, dal momento in cui ha mancato di tutelare il territorio nelle sedi opportune, procurando un sicuro non tanto alle amministrazioni locali, quanto ai 140mila cittadini che abitano la Marsica».
Nel corso dell’audizione nella commissione Ambiente e Lavori pubblici al Senato, il commissario Macello ha presentato il piano dell’ambizioso progetto, che promette di abbattere i tempi di percorrenza da Roma a Pescara dalle attuali tre ore e venti minuti ad appena due ore, con un incremento da 4 a 10 treni ogni ora sulle tratte oggetto di raddoppio. Per quanto riguarda i finanziamenti ottenuti, sono stati messi sul piatto 602 milioni per il lotto da Pescara a Chieti, 720 milioni per la Scafa-Manoppello, 290 milioni per la Sulmona-Valle Peligna. L’unico lotto a bocca asciutta è quello marsicano.
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