Sulmona

Gabriele Cirilli mette in vendita la casa dopo la bufera sulla città ingrata

13 Dicembre 2025

Non più solo uno sfogo in seguito alla mancata selezione del corto firmato dal figlio. In via Montenero spicca il cartello che annuncia la fine del rapporto tra il comico e le sue origini

SULMONA. Compare la scritta “vende”, con tanto di cartello affisso dall’agenzia immobiliare che gestisce la trattativa. Il mattatore sulmonese Gabriele Cirilli è pronto a lasciare la città. Non più solo uno sfogo, ma dalle parole l’attore è passato ai fatti. In verità già da un anno, da quando l’avviso campeggia sull’abitazione sulmonese di via Montenero dove Cirilli è cresciuto. Una casa impregnata di ricordi e di pezzi di vita vissuti. In tanti, in questi giorni, hanno notato quel cartello che rappresenta la volontà concreta dell’attore di dismettere l’abitazione sulmonese.

Dopo lo sfogo social legato alla mancata selezione del cortometraggio del figlio al Sulmona International Film Festival, Cirilli aveva scelto nei giorni scorsi di chiudere la polemica. Una posizione ferma, quasi a voler interrompere la spirale di repliche e controrepliche che ha trasformato il caso in un confronto acceso tra arte, istituzioni e identità cittadina. La polemica era esplosa dopo l’esclusione di “L’amore di un figlio”, cortometraggio realizzato dal giovane Mattia Cirilli e premiato in altri festival nazionali. Il comico aveva espresso pubblicamente delusione per la scelta, legando l’episodio a un sentimento più ampio di distanza dalla sua città.

Il post aveva rapidamente generato centinaia di commenti, riportando alla luce un rapporto complicato e segnato da precedenti frizioni. A intervenire per primi i vertici del festival, col presidente dell’associazione Sulmonacinema, Marco Maiorano, che aveva ricordato come alla selezione arrivino ogni anno circa mille corti da oltre 80 paesi, e come la maggior parte venga inevitabilmente esclusa. Il sindaco Luca Tirabassi aveva manifestato dispiacere per la possibilità che Cirilli lasci Sulmona, ricordando il contributo artistico dell’attore e dichiarando disponibilità al dialogo. Non è la prima volta che il rapporto tra Cirilli e la città emerge come nodo irrisolto: in passato si erano già registrati attriti legati alla gestione del teatro Maria Caniglia e alle collaborazioni con il Comune.

Cirilli per ora continua a scegliere la strada del silenzio. Non una polemica la sua, aveva ribadito, ma un dispiacere sentito per quanto accaduto, ovvero il fatto che il cortometraggio non era stato nemmeno preso in considerazione. Non pretendeva né voleva un premio, ma si aspettava una selezione. Poi lo sfogo che aveva portato l’attore a ribadire di voler tagliare i ponti con la città e mettere in vendita la casa. Decisione che, in realtà, non sarebbe legata all’esclusione del cortometraggio ma meditata già da tempo. Chissà se ora arriverà qualche offerta al comico per acquistare l’abitazione.

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