Giovane ucciso con una coltellata

Lite per una ragazza alla festa di Capodanno, arrestato un romeno.

SANTE MARIE. Il corteggiamento non gradito a una ragazza, la lite, una coltellata per uccidere. La festa di Capodanno sfocia nel sangue e un ragazzo di 18 anni perde la vita nelle campagne di Sante Marie. Poche ore dopo il presunto assassino viene rintracciato e portato in carcere.

LA TRAGEDIA Si è consumata ieri mattina in una stradina in località Acquaviva, nei campi della frazione di San Giovanni di Sante Marie. Qui, nel rigagnolo formato dalla pioggia battente, è stato trovato il corpo di Julian Bivolaru, romeno di 18 anni, residente in via Selve Piane a Tagliacozzo. Il giovane, operaio a Rieti, aveva una camica avvolta attorno alla coscia sinistra. Un tentativo per fermare l’emorragia. Il giovane è stato ammazzato con una sola coltellata che ha reciso l’arteria femorale. È morto in mezz’ora, dissanguato. Sul collo e su un braccio sono stati scoperti graffi forse dovuti alla colluttazione.

FESTA CON LITE Bivolaru avrebbe tentato di difendere una ragazza dal corteggiamento insistente di un connazionale, S.Z.. Episodio avvenuto verso le 2, nel pieno della festa di San Silvestro in un’abitazione privata della frazione di San Giovanni, in via Corso. Festa alla quale prendeva parte una ventina di invitati, tutti di nazionalità romena da anni residenti in Italia. È scoppiata la lite, sono volati schiaffi. Ma sembrava una lite finita lì. Invece è scattata la vendetta, con l’intervento di Adrian Zabuliche, fratello del corteggiatore respinto. Sarebbe stato proprio Zabuliche (non è chiaro se era già presente alla festa o se è intervenuto in un secondo momento) a non gradire lo sgarro di Bivolaru e a sferrare il colpo mortale. Un fendente con un coltello a serramanico che i carabinieri stanno cercando. Anche l’alcol avrebbe avuto il peso in questo delitto di inizio anno.

L’INDAGINE Ha preso una direzione ben precisa, in un lampo. Quando l’equipe del 118 di Carsoli è arrivata - il medico Giovanni Casciola, l’infermiera Sonia Papa e l’autista-soccorritore Nicola Simeoni - accanto al corpo del romeno c’erano tre ragazze, una delle quali ha raccontato di essere la fidanzata del 18enne. Proprio quest’ultima è stata accompagnata nella caserma dei carabinieri di Tagliacozzo e si è lasciata andare a un drammatico racconto, fra le lacrime. Per tutta la mattinata sono stati ascoltati anche gli altri connazionali. Malgrado alcune versioni discordanti, il quadro dell’accaduto è stato presto chiaro. Il delitto è avvenuto verso le 7, quindi cinque ore dopo l’iniziale litigio. Il giovane morto avrebbe tentato di mettersi in salvo percorrendo 700 metri della stradina di campagna. Gli altri partecipanti alla festa avrebbero tardato i soccorsi, forse in preda al panico, e solo le tre ragazze, in un secondo momento, si sarebbero messe alla ricerca di Bivolaru.

L’ARRESTO Il presunto assassino ha avuto presto un nome. Zabuliche aveva fatto ritorno ad Aprilia (Latina), dove abita. E qui, ieri pomeriggio, i carabinieri l’hanno rintracciato e fermato con l’accusa di omicidio volontario. È questa l’ipotesi di reato formulata dal magistrato Federica De Maio. I carabinieri di Tagliacozzo, agli ordini del capitano Alessandro D’Errico, e i militari del reparto operativo dell’Aquila guidato da Massimiliano De Luca, stanno continuando ad ascoltare altri romeni per chiarire i dettagli dell’accaduto. Non è chiaro, per esempio, se la coltellata è stata sferrata in campagna o all’interno dell’abitazione. Dettagli che potrebbe chiarire lo stesso Zabuliche. L’indagato si trova rinchiuso nel carcere di Aprilia in attesa dell’interrogatorio.