BORGHI D'ABRUZZO

I 20 milioni a Calascio. Il Tar boccia il ricorso di Lama dei Peligni

Via libera al progetto per la riqualificazione della Rocca. Marsilio: «Mai avuto dubbi sull’operato della commissione»

CALASCIO. Il Tar Abruzzo ha respinto nel merito il ricorso di Lama dei Peligni riconoscendo la correttezza e la regolarità con cui la commissione ha scelto la Rocca di Calascio quale progetto beneficiario dei 20 milioni del Pnrr per il recupero dei borghi. Si conclude così una vicenda che ha contrapposto i due borghi in un braccio di ferro a suon di ricorsi e carte bollate.

Questi i fatti. A distanza di pochi punti, 80 a 77, Calascio si era piazzato al primo posto e Lama dei Peligni al secondo. Ed è stato il sindaco di Lama, Tiziana Di Renzo a presentare ricorso al Tar. Per Di Renzo, la valutazione non sarebbe stata corretta.

Il Tar sospende il finanziamento a Calascio perché: «Sussistono i presupposti per disporre la sospensione interinale dei provvedimenti impugnati con riferimento, tra gli altri, all’inserimento nel progetto del comune di Calascio, di immobili di proprietà privata in violazione dell’art. 9 dell’avviso pubblico». Sette sono gli immobili «ritenuti idonei per la realizzazione del progetto pilota» censiti nel comune di Calascio elencati nella determina n°11 del 23 febbraio 2022 per un valore complessivo di 829.089 euro.

Il nucleo di valutazione, appositamente costituito dalla Regione, ha scelto il progetto “Rocca Calascio luce d’Abruzzo” che, partendo dalla cultura, investe tutti gli aspetti più importanti: sociale, economico, infrastrutturale, ambientale, di innovazione con un avanzato livello di progettazione per rispondere alle tempistiche previste dal Pnrr.

Nella camera di consiglio dello scorso 25 maggio il Tar ha così stabilito: «La censura non è fondata in quanto deve ritenersi che nella parte in cui l’avviso prevede che gli immobili siano di proprietà pubblica, lo stesso non osti a che il Comune acquisti gli immobili stessi e successivamente li utilizzi per gli scopi previsti dall’avviso».

«Avevo ben pochi dubbi sulla correttezza e sull’operato della commissione, peraltro arricchita dalle prestigiose competenze di entrambe le Soprintendenti abruzzesi», afferma il presidente della Regione Marco Marsilio, che aggiunge: «Mi preoccupava invece la tempistica della procedura e della decisione che avrebbe potuto far correre il rischio della perdita di fondi, rispetto ai quali avevo fatto opportuni passi al ministero della Cultura. Per questo ringrazio il presidente del Tar che ha assunto una decisione senza indugi scegliendo di andare subito nel merito della questione. Il Tar ha così permesso di definire la vicenda. Spero che adesso non ci siano altre incertezze, che l’Abruzzo possa beneficiare di questo finanziamento e che la Rocca di Calascio possa esprimere le sue enormi potenzialità grazie a questo importante contributo».

La proposta formulata, “Rocca Calascio luce d’Abruzzo”, si riferisce al progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati (attuazione Pnrr, turismo e cultura 4.0), per la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale. Il Pnrr destina complessivamente 1 miliardo di euro alla rivitalizzazione di questi borghi italiani.

La proposta presentata, tra l’altro, getta le basi per la realizzazione di un polo della cultura che vedrà anche una serie di azioni complementari, un albergo diffuso nei palazzi chiusi e semiabbandonati, un’area per il campeggio e la sosta dei cavalli lungo il percorso dell’ippovia, tutti servizi elementari totalmente mancanti. C’è inoltre la necessità di salvaguardare un patrimonio storico e architettonico, unico, un sito di importanza straordinaria, con un’area archeologica danneggiata dagli ultimi terremoti.

Questa la graduatoria dei 17 progetti abruzzesi presentati con il punteggio complessivo attribuito a ciascun comune: Calascio, 80; Lama dei Peligni 77; Castelli 76, Pacentro 67; Palena 66; Scurcola Marsicana 63; Navelli 61; Farindola 59; Capestrano 58; Anversa degli Abruzzi 56; Rapino 55; Pescina 54; Guardiagrele 54; Caramanico Terme 52; Lettopalena 48; Prata d’Ansidonia 44; Balsorano 41.