Il Giro torna in città per l’omaggio a Taccone

Confermata la partenza di tappa: il 13 ottobre la presentazione, il 20 sopralluogo degli organizzatori
AVEZZANO. Il Giro d’Italia tornerà a fare visita ad Avezzano ventuno anni dopo l’ultima volta. Come anticipato dal Centro, la città marsicana ospiterà infatti la partenza di una tappa della prossima corsa rosa, il cui percorso verrà svelato venerdì 13 ottobre a Trento. Alla cerimonia parteciperanno anche il sindaco Gianni Di Pangrazio e l’assessore allo Sport, Pierluigi Di Stefano. Dopo il via, i corridori prenderanno la direzione della Campania, per una tappa che si preannuncia tra le più lunghe del percorso. La frazione seguirà il tracciato del Giro 2003, quando la corsa scattò da Maddaloni (provincia di Caserta) per concludersi in piazza Torlonia (a vincere in maglia rosa fu lo sprinter Alessandro Petacchi). Per stabilire il punto della partenza, è già in programma un sopralluogo di Rcs Sport (società organizzatrice del Giro) il prossimo 20 ottobre. La corsa dovrebbe sfilare ai piedi del monumento dedicato a Vito Taccone in piazza Cavour. In città c’è soddisfazione per il fatto di aver riportato il nome di Avezzano nella cartina geografica del Giro, seppur il sogno era quello del traguardo di tappa, per non parlare della tanto agognata cronometro nel Fucino. Ma se per la prova contro il tempo gli organizzatori di Rcs sono sempre stati piuttosto scettici (è prevista già una crono in Umbria), l’arrivo di una frazione in linea sembrava alla portata di Avezzano. Se non altro per restituire il giusto omaggio a Taccone, la figura alla quale sarà dedicato l’appuntamento con il Giro. «Per adesso va bene la partenza, ma dal prossimo anno l’obiettivo sarà quello di ottenere la tappa a cronometro, che era il sogno di Taccone», affermano dall’associazione Piazza Cavour, che per prima ha creduto nel sogno del Giro. Ora la sfida è quella di farsi trovare pronti all’appuntamento, in calendario nella prima metà di maggio. L’arrivo di tappa avrebbe senz’altro restituito una maggiore visibilità al territorio, soprattutto in chiave turistica. Con la partenza, invece, il ritorno di immagine sarà più limitato ma comunque importate, considerato soprattutto che Avezzano è a digiuno di grandi eventi ormai da anni. Motivo per cui diverse realtà del territorio - in primis la stessa associazione Piazza Cavour - sono già all’opera per impreziosire l’appuntamento con eventi a carattere sportivo, sociale e culturale, anche in ricordo della figura mitica del Camoscio d’Abruzzo. (l.p.)
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