Il Tar amplia il cratere, Chiodi ha 30 giorni per decidere

La decisione del tribunale amministrativo è il primo passo verso l’estensione dei benefici su mutui tasse e incentivi per le imprese
L'AQUILA. Sono 25 su 27 le sentenze pubblicate dal Tar del Lazio relative ai Comuni che hanno fatto ricorso per entrare nel cratere. Si va verso l'accoglimento di tutte le istanze presentate. Sta ora alla struttura commissariale decidere cosa fare.
I RICORSI. Al momento, il tribunale amministrativo laziale ha pubblicato dieci sentenze relative a Comuni della provincia dell'Aquila (area peligna e subequana) quattro nella provincia di Teramo e altre dieci relative a piccoli paesi nel Pescarese. Devono essere ancora rese pubbliche, invece, le sentenze relative ai Comuni di Civitaquana e Pietranico, ma a questo punto è molto probabile che l'esito dei ricorsi sia favorevole.
Le sentenze dovranno essere recepite dal commissario delegato Gianni Chiodi, il quale ha trenta giorni dalla notifica per agire, salvo un ricorso al Consiglio di Stato, atto giudicato peraltro improbabile e fortemente osteggiato da parte delle forze politiche del centrosinistra. Di fatto, critiche erano state avanzate nei confronti delle scelte effettuate nella perimetrazione del cratere. Scelte che hanno separato realtà territoriali contigue - come ad esempio, Torre dei Passeri e Tocco da Casauria - effettuate sulla base di valutazioni ora oggetto di discussione.
BENEFICI. Se i ricorsi accolti dal Tar del Lazio dovessero avere seguito, tutti i benefìci economici e fiscali si estenderebbero anche ai residenti dei Comuni ricorrenti. In particolare si parla di contributi alle imprese, agevolazioni fiscali e fondi per le seconde case.
I Comuni esclusi dal cratere stanno restituendo le tasse dal novembre dello scorso anno a differenza dei residenti del cratere la cui restituzione è stata più volte dilazionata. Se da una parte è difficile ipotizzare una restituzione delle rate già pagate, è più probabile che vengano fermati i pagamenti restanti. Di fatto, però, la questione in concreto non è stata mai affrontata ed eventuali cambiamenti potrebbero provocare non poche diatribe in sede di ministero e di Agenzia delle entrate. La normativa fiscale relativa alle aree del cratere è già di per sé molto complicata, in quanto spesso le indicazioni dei decreti trovano delle difficoltà in fase attuativa.
Il timore è quello di creare scenari piuttosto confusi. Altro nodo importante è quello legato alle agevolazioni sui mutui, specie quelli relativi alle case danneggiate dal terremoto. Aspetto importante da chiarire è che l'ingresso dei comuni ricorrenti non pregiudica i diritti di chi è già dentro, visto che non ci sono limiti di spesa ed è previsto il sostentamento per tutti in parti uguali.
I RICORSI. Al momento, il tribunale amministrativo laziale ha pubblicato dieci sentenze relative a Comuni della provincia dell'Aquila (area peligna e subequana) quattro nella provincia di Teramo e altre dieci relative a piccoli paesi nel Pescarese. Devono essere ancora rese pubbliche, invece, le sentenze relative ai Comuni di Civitaquana e Pietranico, ma a questo punto è molto probabile che l'esito dei ricorsi sia favorevole.
Le sentenze dovranno essere recepite dal commissario delegato Gianni Chiodi, il quale ha trenta giorni dalla notifica per agire, salvo un ricorso al Consiglio di Stato, atto giudicato peraltro improbabile e fortemente osteggiato da parte delle forze politiche del centrosinistra. Di fatto, critiche erano state avanzate nei confronti delle scelte effettuate nella perimetrazione del cratere. Scelte che hanno separato realtà territoriali contigue - come ad esempio, Torre dei Passeri e Tocco da Casauria - effettuate sulla base di valutazioni ora oggetto di discussione.
BENEFICI. Se i ricorsi accolti dal Tar del Lazio dovessero avere seguito, tutti i benefìci economici e fiscali si estenderebbero anche ai residenti dei Comuni ricorrenti. In particolare si parla di contributi alle imprese, agevolazioni fiscali e fondi per le seconde case.
I Comuni esclusi dal cratere stanno restituendo le tasse dal novembre dello scorso anno a differenza dei residenti del cratere la cui restituzione è stata più volte dilazionata. Se da una parte è difficile ipotizzare una restituzione delle rate già pagate, è più probabile che vengano fermati i pagamenti restanti. Di fatto, però, la questione in concreto non è stata mai affrontata ed eventuali cambiamenti potrebbero provocare non poche diatribe in sede di ministero e di Agenzia delle entrate. La normativa fiscale relativa alle aree del cratere è già di per sé molto complicata, in quanto spesso le indicazioni dei decreti trovano delle difficoltà in fase attuativa.
Il timore è quello di creare scenari piuttosto confusi. Altro nodo importante è quello legato alle agevolazioni sui mutui, specie quelli relativi alle case danneggiate dal terremoto. Aspetto importante da chiarire è che l'ingresso dei comuni ricorrenti non pregiudica i diritti di chi è già dentro, visto che non ci sono limiti di spesa ed è previsto il sostentamento per tutti in parti uguali.
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