Il vicesindaco Riga contro Regione e Provincia

Amministratori all’attacco: noi protagonisti e non comparse nello spegnimento ma senza soldi è impossibile fare la prevenzione su tutto il territorio

L’AQUILA. Proprio mentre si cercano di domare gli ultimi focolai dell’incendio nella pineta di Roio, ad accendersi sono le polemiche. Per rispondere alle accuse lanciate dall’assessore provinciale, Guido Quintino Liris, che aveva attaccato: «In questa situazione siamo stati lasciati da soli», ieri il vicesindaco Roberto Riga, l’assessore Emanuela Iorio, il capo di gabinetto del sindaco Cialente Pierpaolo Pietrucci e il consigliere comunale originario della frazione di Roio Stefano Palumbo, hanno voluto fare il punto della situazione e sono tornati a battere cassa alla Regione.

«Il Comune è stato protagonista e non comparsa nell’intervento di spegnimento dell’incendio», ha detto Pietrucci. Le “colpe” , invece, secondo i rappresentanti dell’ente, sarebbero da imputare a Regione e Provincia. «Senza soldi», ha continuato il capo di gabinetto, «non si può fare prevenzione. La Regione, virtuosa, taglia tutti i servizi ai cittadini. E l’azione di coordinamento da parte della Provincia è mancata». A tal proposito, Palumbo ha sottolineato come «quella di Roio è l’unica pineta che ha subìto dei lavori negli anni, anche se non completamente sufficienti. Ne erano programmati altri, ma il terremoto ha distolto l’attenzione». Riga ha annunciato un “contatto” con l’assessore regionale Gianfranco Giuliante sia per la prevenzione antincendio sia per il rischio idrogeologico e l’assessore Iorio ha provato a spiegare il caso dell’Erickson, l’elicottero della Forestale che si è alzato in volo solo otto ore dopo l’incendio. «Non è stato un problema di manutenzione, ma un intervento su un guasto tecnico a ritardare le operazioni», ha detto. «L’elicottero porta 10 tonnellate di liquido oltre al combustibile. Ogni volta che si ferma, una squadra di 20 tecnici deve controllarne tutte le funzioni, secondo un protocollo d’intervento. Un pezzo quel giorno era andato in avaria. Ci sono volute 2 ore e mezza per la sostituzione. Per quanto riguarda il pilota, insultato da qualcuno mentre era in aeroporto, vorrei ricordare che per la guida di quei mezzi sono previsti tempi di recupero che vanno rispettati. Insomma, non si stava riposando mentre Roio bruciava, ma non poteva volare per una questione di regole interne».

Michela Corridore

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