In 10mila alla fiera di San Massimo

Oltre 100 le bancarelle, un altro passo verso il ritorno alla normalità

L'AQUILA. La città si tuffa nell'estate rinnovando la tradizione della fiera di San Massimo intorno al Castello. Diecimila persone all'iniziativa promossa dal Comune e da Confcommercio, che regala all'Aquila una domenica diversa. Tra una bancarella e l'altra ritrovi i tuoi amici e parli con gente che non vedevi da mesi. È un altro piccolo ma significativo passo verso la normalità.

Vestiti, scarpe, prodotti per la casa, l'immancabile pollo arrosto ma anche bandiere tricolore in vista dell'esordio azzurro ai mondiali.  A fare da colonna sonora della fiera, sono proprio le canzoni sudafricane, tra Miriam Makeba e la Shosholoza ormai nazional popolare.  Si sente anche Shakira e il suo Waka Waka, il tormentone della kermesse iridata.  Oltre 100 i banchi vendita, tra cui quello di Assipan, dove i fornai locali offrono prodotti tipici e l'antico pane di Sant'Antonio, proprio nel giorno in cui viene storicamente benedetto. 

Di recente è stato costituito il comitato promotore per la ricostruzione dello storico sindacato provinciale panificatori, coordinato da Lucio Marinangeli, il quale ha più volte espresso soddisfazione per la solidarietà dei panificatori di tutta Italia, nei mesi del sisma, sottolineando però che «la mancata coesione sindacale ha penalizzato l'intero settore e per questo vale la pena impegnarsi nella direzione di restituire un'adeguata rappresentanza alla categoria».  Una giornata per ragazzi e famiglie.

Anziché in piazza Duomo - che ha ospitato comunque il mercatino domenicale - la fiera si è concentrata in un anello intorno al Castello, con un percorso simile a quello della fiera dell'Epifania: un «anello d'emergenza» fatto girare intorno al Castello, tra via Pescara e viale Gran Sasso.  A fare capolino, i vari gruppi di arcieri medievali, riuniti all'Aquila per una tappa del campionato nazionale della Lam, con postazioni di tiro intorno al parco del Castello.

Dopo un avvio in sordina, nel mattino, il pomeriggio ha registrato un'affluenza maggiore anche se non paragonabile alla fiera invernale.  Anche quest'anno, a promuovere l'iniziativa è stata la Fiva Confcommercio, con la collaborazione dell'Ascom provinciale, in un momento particolarmente delicato per tutto il settore commerciale. 

A seguito del terremoto, secondo un'indagine condotta in collaborazione con la Confcommercio nazionale, l'esposizione debitoria delle piccole e medie imprese commerciali nei confronti di banche e fornitori è cresciuta del 40%.  «In questo», ha commentato il direttore provinciale della Confcommercio, Celso Cioni, «è importante sostenere ogni iniziativa volta a favorire la ripresa di questo settore».  Un discorso che assume una connotazione ancora più incisiva anche in relazione alla questione agevolazioni fiscali.

A tal proposito il percorso è stato tappezzato di manifesti che sponsorizzano la mobilitazione generale di mercoledì prossimo.  Ma questo non è il solo problema. La città non ha ancora un punto di riferimento per il mercato, malgrado gli impegni assunti dell'amministrazione comunale.  E poi ci sono le incognite della zona franca urbana.  Intanto, però, il settore si gode la giornata. «Abbiamo portato in centro tante persone», ha dichiarato il presidente di Fiva Confcommercio, Alberto Capretti, «grazie ai nostri allestimenti. È importante sostenere la nostra categoria in questi mesi».

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