In viaggio nelle gallerie: buio pesto e asfalto rotto

I tunnel di collegamento tra le statali e il casello dell’Aquila Est dell’A24 completamente privi di impianto di illuminazione e col manto dissestato

L’AQUILA. La norma Uni 11093 è chiara: «Le gallerie dovranno essere illuminate in modo da garantire il corretto livello di percezione visiva all’interno». Lapalissiano, verrebbe da dire, ma all’Aquila quel che dovrebbe essere ovvio, a volte, può non essere così scontato. E così, il viaggio nelle gallerie appena fuori le mura, regala ai cittadini-automobilisti quel brivido in più di cui si farebbe tanto volentieri a meno. È il caso del tunnel che conduce all’ingresso del casello L’Aquila Est dell’A24, oppure dei tunnel che dal casello portano invece nella direzione opposta, e reindirizzano il traffico sulla statale 17 ter. Neri come l’inferno. Chi proviene dall’ambiente esterno, infatti, di giorno passa dall’illuminazione naturale al buio totale in una frazione di secondo. Anche se si entra con i fari accesi, come indica il provvidenziale cartello posto all’ingresso di uno dei tunnel, la mancanza totale di illuminazione crea qualche disorientamento, perché si ha la sensazione di essere risucchiati in un buco nero dove diventa difficile scorgere, ad esempio, la presenza di un ostacolo di qualsiasi natura, o percepire all’istante situazioni di pericolo. E a volte è proprio quell’istante a fare la differenza tra la vita e la morte. Certo, la realizzazione di un sistema di illuminazione ha dei costi per l’ente che gestisce le tratte stradali, anche in termini di manutenzione, ed è forse per questo che, secondo una statistica nazionale, il 64% delle gallerie presenti in Italia non è in regola con quanto prescritto dalla Uni 11093. «Qualora le verifiche eseguite sulle gallerie esistenti o in corso di realizzazione – prescrive tuttavia l’Uni – non soddisfino i requisiti contenuti nella norma, i relativi sistemi di illuminazione dovranno essere adeguati, ad eccezione dei casi in cui si sia già provveduto ai sensi delle istruzioni tecniche Cie». Accendere i fari (non solo in galleria), oltre che un obbligo preciso imposto dal codice della strada, è anche una sana abitudine che può salvare la vita. Quello dell’illuminazione mancante non è l’unico problema dei tunnel aquilani. Ad esempio, se si percorre quello che da via Caldora (la strada che costeggia il megaparcheggio), conduce al circuito di Collemaggio, la sensazione che si ha è la stessa che si proverebbe se si stesse affrontando una prova su percorso sterrato. Le condizioni del manto stradale sono pessime. L’asfalto ormai è completamente andato, e in qualche caso si è cercato di rattoppare le buche con risultati che lasciano il tempo che trovano. Anche qui, l’illuminazione non è al massimo, ma almeno c’è.

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