«Io, stuprata dal ragazzo della mia migliore amica»: il dramma di una giovane aquilana

Il racconto della presunta vittima davanti al giudice in occasione dell’incidente probatorio chiesto dalla parte offesa. L’accusato si difende: è una vendetta
L’AQUILA. «Io, violentata dal fidanzato della mia migliore amica». Questo il drammatico racconto, davanti al giudice del tribunale dell’Aquila Marco Billi, da parte di una giovane aquilana che ha riferito i particolari di una vicenda molto delicata, per la quale si è ancora nella fase delle indagini preliminari. Si è svolta ieri, a palazzo di giustizia, a porte chiuse, l’udienza relativa alla presunta violenza sessuale ai danni di una giovanissima, ascoltata riguardo a fatti accaduti lo scorso giugno. La ragazza, davanti al giudice, ha infatti ripercorso quello stesso pomeriggio d’inizio estate, nel corso del quale si sarebbero svolti i fatti, trascorso dai due all’interno di un’abitazione.
L’indagato, la cui versione era invece già stata riferita in aula in occasione dell’interrogatorio di garanzia dello scorso luglio, si era in quell’occasione difeso parlando di un rapporto «consenziente», consumato al culmine di un pomeriggio di musica e risate tra amici. Eppure, dopo quel rapporto sessuale, l’uomo si era poi improvvisamente ritrovato sul banco degli imputati, a partire dalla denuncia presentata dalla ragazza, che ha, in seguito, fatto mettere nero su bianco come in realtà, quel pomeriggio, fosse stata costretta a quel rapporto, nonostante la sua esplicita contrarietà.
Il giovane ha intanto, dal canto suo, riferito di una presunta vendetta da parte della ragazza, a suo dire invaghitasi di lui già da qualche tempo, e poi rimasta in qualche modo delusa dalla mancata prosecuzione di un conseguente rapporto sentimentale per volontà di lui, a sua volta legato a un’altra persona. Così, a scontrarsi in aula, sono due versioni diametralmente opposte, che saranno vagliate dal giudice. All’esito dell’incidente probatorio – che si svolge in contraddittorio tra le parti – il giudice per le indagini preliminari deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio del sospettato.
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