L'Aquila, fiera dell'Epifania: folla nella città ingabbiata / Foto

L'AQUILA. Quella autorizzata, intorno all'anello del Castello, su via Zara, piazza Duomo e piazza San Bernardino, era solo un aspetto della fiera. L'altra, quella abusiva, era sul corso stretto, sotto i portici, sull'altro ciglio delle strade autorizzate. E' così che tra regolari e non, la fiera dell'Epifania di ieri, che doveva contare 294 bancarelle, ne avrà ospitate almeno il doppio. Non sono bastate a fermare «l'altra fiera» neanche le pattuglie di Vigili urbani e della Polizia. Decine di migliaia di cittadini hanno affollato le strade del centro ferito dal terremoto, in una giornata mite, illuminata anche da qualche raggio di sole.
Per gli aquilani, la fiera è stata quella autorizzata, ma in fondo anche quella abusiva, che con banchi improvvisati e merce di ogni tipo ha riempito il vuoto di un centro che le autorità non avevano ritenuto abbastanza sicuro per poter ospitare la manifestazione. Tutto il corso, infatti, doveva essere interdetto agli ambulanti e per questo erano state escluse 150 domande. Così non è stato. Con buona pace per chi aveva pagato 140 euro per uno stallo in regola.
Al resto ci hanno pensato l'odore di piadina romagnola, i colori di ogni genere di cianfrusaglia, il rumore di piatti sbattuti per dimostrarne la consistenza.
E, novità di quest'anno, le «statue animate» a chiedere qualche euro ai cigli delle strade.
«Un successo, con un record di presenze» per il sindaco, Massimo Cialente «la dimostrazione di quanto gli aquilani vogliano vivere il centro storico e di quanto sia importante scardinare i freni alla sua ricostruzione per farla finalmente partire».
«L'affluenza è altissima, ancor più dell'anno scorso e al di là delle più ottimistiche previsioni» ha dichiarato l'assessore al Commercio Marco Fanfani. Gli ha fatto eco il presidente regionale della Fiva Confcommercio, Alberto Capretti: «Non ho mai visto un'affluenza simile, che posso stimare in almeno 60mila persone. Un dato significativo è l'arrivo di moltissimi visitatori da tutta la regione. La fiera sta tornando quella di una volta, la più grande d'Abruzzo»
Per gli aquilani, la fiera è stata quella autorizzata, ma in fondo anche quella abusiva, che con banchi improvvisati e merce di ogni tipo ha riempito il vuoto di un centro che le autorità non avevano ritenuto abbastanza sicuro per poter ospitare la manifestazione. Tutto il corso, infatti, doveva essere interdetto agli ambulanti e per questo erano state escluse 150 domande. Così non è stato. Con buona pace per chi aveva pagato 140 euro per uno stallo in regola.
Al resto ci hanno pensato l'odore di piadina romagnola, i colori di ogni genere di cianfrusaglia, il rumore di piatti sbattuti per dimostrarne la consistenza.
E, novità di quest'anno, le «statue animate» a chiedere qualche euro ai cigli delle strade.
«Un successo, con un record di presenze» per il sindaco, Massimo Cialente «la dimostrazione di quanto gli aquilani vogliano vivere il centro storico e di quanto sia importante scardinare i freni alla sua ricostruzione per farla finalmente partire».
«L'affluenza è altissima, ancor più dell'anno scorso e al di là delle più ottimistiche previsioni» ha dichiarato l'assessore al Commercio Marco Fanfani. Gli ha fatto eco il presidente regionale della Fiva Confcommercio, Alberto Capretti: «Non ho mai visto un'affluenza simile, che posso stimare in almeno 60mila persone. Un dato significativo è l'arrivo di moltissimi visitatori da tutta la regione. La fiera sta tornando quella di una volta, la più grande d'Abruzzo»