L'Aquila, pagabili anche a rate gli affitti del Progetto Case

Il Comune insiste: ingiunzioni e sgombero forzato per gli inquilini morosi. L’assessore De Santis: stesso trattamento per chi non versa i soldi delle bollette
L’AQUILA. I canoni arretrati per gli alloggi del Progetto Case, Map e Fondo immobiliare potranno essere pagati a rate. Il piano di rateizzazione è stato approvato, dalla giunta comunale, nella seduta del 28 marzo, su proposta dell’assessore Lelio De Santis. Potranno beneficiare dell’agevolazione solo i nuclei familiari che comproveranno una reale difficoltà economica, tale da non poter corrispondere l’importo dovuto, somme che variano da 500 a mille euro, in un’unica soluzione. «La rateizzazione», spiega l’assessore De Santis, «è consentita a richiesta motivata dal cittadino moroso per un massimo di 24 rate, con l’applicazione degli interessi di legge. Nei confronti di coloro che non abbiano chiesto la rateizzazione e continuano a non pagare il dovuto e di coloro che, avendola richiesta, abbiano omesso i dovuti pagamenti anche di una sola rata, si procederà al recupero delle somme dovute e, se necessario, allo sfratto». Pur avendo approvato il provvedimento di rateizzazione dei canoni arretrati, il Comune intende utilizzare il pugno di ferro nei confronti delle famiglie morose che non si metteranno in regola coi pagamenti. Dai controlli effettuati negli ultimi mesi sono stati scovati 350 morosi totali su un totale di 1450 affittuari. Il Comune ha già fatto partire le diffide. Gli utenti che non hanno la disponibilità per far fronte ai pagamenti potranno inoltrare domanda di rateizzazione. «L’intento», sottolinea De Santis, «è quello di recuperare i canoni dovuti, perseguendo l’interesse pubblico e di tutela del bilancio comunale. Ma è necessario anche andare incontro alle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà economiche e onorare il sacrosanto principio di equità sociale e il rispetto dei cittadini onesti che hanno fatto e continuano a fare il loro dovere».
Il canone di compartecipazione per gli alloggi del Progetti Case, Map e Fondo immobiliare è stato introdotto nel 2011 dal consiglio comunale che si è espresso a favore dell’erogazione di un modesto fitto mensile da parte dei nuclei familiari ospitati negli alloggi antisismici e che, prima del sisma, erano in affitto.
«Siamo consapevoli di alcune criticità economiche», evidenzia De Santis, «con famiglie che non sono nelle condizioni di pagare la somma dovuta in un’unica soluzione: la rateizzazione fino a 24 mesi consentirà a questi nuclei di mettersi in regola, con la semplice applicazione degli interessi di legge, dai quali non possiamo prescindere».
L’assessore tiene a precisare che «l’azione del Comune non vuol essere persecutoria, ma finalizzata al recupero delle somme finora non versate, necessarie per la manutenzione degli alloggi. I morosi che non provvederanno a mettersi in regola con il pagamento dei canoni di compartecipazione riceveranno un’ingiunzione e, a seguire, lo sfratto». Dopo la prima tornata, che interessa i morosi totali, il Comune passerà alle verifiche su quelli parziali che hanno provveduto a pagare solo un numero limitato di rate. «Lo stesso metodo di recupero, con possibilità di rateizzare gli importi», conclude De Santis, «verrà applicato a chi non ha pagato le bollette di luce e gas. In questo secondo caso, come si evince da una prima verifica, la morosità risulta ancora più significativa. Invitiamo i cittadini inadempienti a mettersi subito in regola, per evitare ulteriori sanzioni e l’applicazione degli interessi di legge».
Monica Pelliccione
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