L'Aquila ricorda la professoressa Lea Mattarella, morta a 54 anni

La nipote del Capo dello Stato era stata docente all'Accademia delle Belle Arti ed era una critica d'arte molto apprezzata

L'AQUILA. Si è spenta all'età di 54 anni dopo una lunga malattia la professoressa Lea Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, già docente all'Accademia delle Belle Arti a L'Aquila, critica dell'arte e collaboratrice storica de La Repubblica. L’ultimo saluto a Lea Mattarella è per domani, mercoledì 3 gennaio, a mezzogiorno, nella Chiesa degli Artisti di Roma, città nella quale aveva scelto di vivere con il compagno e la figlia. Lea Mattarella era figlia di Antonino Mattarella, fratello di Sergio, il presidente che subito dopo il discorso di fine anno ha ricevuto la tragica notizia della scomparsa della nipote. Nella sua opera Lea Mattarella, studiosa a tutto tondo, si è soffermata con particolare attenzione sull’universo artistico femminile. Durante le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha curato l’esposizione del Vittoriano degli Italiani a Gardone Rivera "Le donne che hanno fatto l’Italia", dove la professoressa inserì le figure femminili principali: dal Nobel per la letteratura Grazia Deledda alla scienziata Rita Levi Montalcini, ma anche Luisa Spagnoli, che inventò il bacio Perugina, a Ernestina Paper, prima laureata in medicina dell’Italia unita, fino ad Alfonsina Strada, che nel 1926 corse con gli uomini il Giro d’Italia.