L'Aquila, vietato bere l'acqua in 16 comuni e 7 frazioni

Non può essere impiegata per fini alimentari, ma solo igienici in attesa dei risultati delle analisi dopo la riparazione del guasto a Tempera

L’AQUILA. L’erogazione idrica nell’Aquilano è stata ripristinata a seguito della riparazione del danno nella rete a Tempera. Lo ha comunicato l’Ufficio tecnico di Gran Sasso Acqua spa. Ma l'acqua al momento  non può essere bevuta né impiegata per fini alimentari, ma solo igienici. Questo almeno fino a quando non arrivano i risultati delle analisi cliniche e microbiologiche  dei prelievi, risultati che sono previsti per martedì 12 novembre. Il disservizio si era verificato sabato mattina e, come ha precisato la Gran Sasso Acqua, ha riguardato 23mila utenti a fronte degli oltre 100mila serviti complessivamente.

«Abbiamo terminato la campionatura dell’intero territorio interessato», ha comunicato ieri sera il presidente della Gran Sasso Acqua spa, Fabrizio Ajraldi, ai sindaci dei centri interessati: Barisciano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila (frazioni di Pianola, Sant'Elia, San Giacomo alta, Colle Sapone, Gignano, Bagno, Bazzano e Nucleo industriale di Bazzano), Navelli, Ocre, Ofena, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere e Santo Stefano di Sessanio.
«Per gli esiti il laboratorio ha una tempistica standard di 36 ore per l’analisi chimica e 48 ore per quella microbiologica, dovendo procedere alla coltura», ha aggiunto Ajraldi sentiti i tecnici dell’azienda. «Ovviamente saranno eseguite come da prassi entrambe le analisi, per cui saremo in grado di mandare i risultati non prima di martedì 12 novembre (domani, ndr)».

Le zone del capoluogo interessate dalla sospensione idrica sono  state  Bagno, Pianola, Sant’Elia, San Giacomo alta, Colle Sapone, Gignano (parzialmente), Bazzano e Nucleo Industriale di Bazzano.
«La non potabilità» ha scritto infine il presidente ai sindaci che hanno emanato le relative ordinanze, «non preclude l’esercizio delle attività commerciali. Ovviamente l’acqua non potrà essere utilizzata per fini alimentari, ma solo igienici».
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