L'ex casello di Onna ora è una villetta, l'accusa: usati soldi del sisma

24 Febbraio 2016

Procura e Forestale accusano: "Ristrutturato con i fondi del sisma, ma era fatiscente già prima del terremoto"

L’AQUILA. Nel mirino della Forestale l’ennesima presunta truffa finalizzata all’indebita percezione di fondi per la ricostruzione.

L’indagine, svolta dagli uomini del Nucleo di Pg ambientale della Procura distrettuale, coordinati dall’ispettore Silvano Corpetti e diretta dal pm Stefano Gallo, riguarda la ricostruzione dell’ex casello ferroviario di Onna che, dopo un periodo di inutilizzo durato oltre 25 anni, e ormai fatiscente, è stato venduto dalle Ferrovie dello Stato con asta pubblica e acquistato da R.P. (indagata) e F.P. (non indagata), due sorelle di Paganica, per un importo di circa 36.000 euro.

Lo stesso edificio era stato classificato da Ferrovie in «totale abbandono e in scarso stato di manutenzione» e poi proposto in vendita con una base d’asta di 27mila euro. Il geometra B.S. (indagato), secondo le risultanze della Forestale, venne incaricato nell’immediato post-sisma da R.P. di redigere una perizia asseverata allo scopo di attestare lo stato dell’immobile al fine di percepire il contributo di ricostruzione.

La perizia, per quanto emerso dalle indagini, non risulterebbe veritiera e, proprio grazie a questa, i due, secondo la tesi accusatoria, sono riusciti a ingenerare nei pubblici ufficiali preposti all’istruttoria della pratica, un erroneo convincimento sul reale stato pre-sisma dell’immobile riuscendo a ottenere, così, un contributo per la ricostruzione dell’edificio di circa 200mila euro, «assolutamente non dovuto», almeno secondo quanto riferiscono gli investigatori.

Si tratta di un’indagine che ne ricalca, almeno in parte, un’altra, ancora da definire, riguardante un albergo di Campotosto per il quale sono stati chiesti fondi per i restauri. L’accusa sostiene che l’immobile era semidistrutto già prima del sisma e, dunque, i fondi non sono dovuti. La difesa ha fatto nominare dal gip un perito che dovrà pronunciarsi su questo specifico quesito che potrebbe determinare l’esito della controversia.

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