La prima notte senza chiudere occhio

19 Gennaio 2010

Civitella del Tronto, la funzionaria dell’Onu ancora sotto shock.

CIVITELLA. La prima vera giornata trascorsa a casa Cristina Iampieri e i suoi familiari scampati al terremoto di Haiti l’hanno trascorsa a riposare. Le prime ore dopo l’arrivo a Borrano di Civitella del Tronto, domenica alle 15, sono trascorse con i racconti di quei terribili momenti e dei cinque giorni successivi. Poi il tentativo di dormire, per la prima volta da giorni in un letto vero. Ma il piccolo Leonardo ieri notte, probabilmente anche per il “jet lag”, ha pianto molto. Per questo anche ieri è stata una giornata dedicata al sacrosanto riposo.

Ma la dinamica funzionaria dell’Onu - tornata a casa dei genitori insieme al figlioletto di appena 10 mesi Leonardo, al marito, lo scrittore americano Misha Raphael Berlinski e al padre Bruno, che era andato ad Haiti a trovarla - già pensa a coma aiutare chi nell’isola è rimasto. E sta progettando un’iniziativa per raccogliere fondi e aiutare i senzatetto, soprattutto quelli delle località più sperdute, dove gli aiuti umanitari internazionali arriveranno in ritardo. Ha parlato del progetto di solidarietà al sindaco di Civitella del Tronto, Gaetano Luca Ronchi. «L’ho sentita ieri (oggi per chi legge, ndr) telefonicamente», racconta Ronchi, «è molto dispiaciuta per le vittime del terremoto, molti erano suoi colleghi di lavoro.

L’ho sentita tutto sommato tranquilla, ma preoccupata soprattutto per la popolazione che vive fuori della capitale, dove gli aiuti arrivano con più difficoltà. E’ preoccupata in particolar modo per i bambini. Ora ha bisogno di un’autorizzazione delle Nazioni Unite per organizzare una raccolta fondi. A breve la incontrerò per pianificare un’iniziativa che noi come Comune supporteremo. Cristina, d’altronde, conosce molto bene la realtà di Haiti, avendoci vissuto a lungo, e sa come e dove intervenire».