«La Regione approvi la legge sull’edilizia pubblica»
L’AQUILA. «Il consiglio regionale approvi subito la legge quadro per la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica del patrimonio abitativo pubblico regionale e comunale». È quanto chiesto da...
L’AQUILA. «Il consiglio regionale approvi subito la legge quadro per la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica del patrimonio abitativo pubblico regionale e comunale». È quanto chiesto da Pio Rapagnà, responsabile del comitato Mia casa d’Abruzzo. La proposta di legge, riguarda tutto il patrimonio abitativo pubblico della Regione. «Dispone la realizzazione degli interventi necessari per il ripristino degli immobili di edilizia pubblica residenziale distrutti o danneggiati dal terremoto del 2009 e rende possibile l'immediato adeguamento alla normativa antisismica vigente dell’intero patrimonio abitativo pubblico della regione», ha aggiunto Rapagnà. «La legge quadro affida alla giunta regionale il compito di promuove forme di raccordo istituzionale tra gli enti locali impegnati nella ricostruzione, per favorire l’impiego delle risorse e lo svolgimento delle attività amministrative ordinarie e straordinarie. Per la ricostruzione “pesante” la Regione tiene conto delle aree soggette a rischio idrogeologico, i cui fenomeni di frana o di crollo si siano manifestati dopo il sisma e stabilisce che su di esse non è possibile nessuna costruzione o ricostruzione di edilizia residenziale pubblica. I Comuni sono obbligati al mantenimento di tutti i parametri urbanistici ed edilizi preesistenti al 6 aprile 2009, quali la volumetria, la sagoma, l’area di sedime e il numero delle unità immobiliari. Qualsiasi variazione o alienazione successiva è resa nulla dal disposto della legge. Le norme sui beni culturali e paesaggistici s’intendono applicabili anche al patrimonio di edilizia residenziale pubblica qualora ne ricorrano le condizioni».
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