L’Aquila in lutto, «Addio Maurizio Pettine il fotografo con il sorriso»

26 Novembre 2025

Ieri a Collemaggio i funerali dello stimato fotografo morto in un incidente stradale avvenuto lo scorso 9 novembre in via Tagliacozzo

L’AQUILA. Al termine della messa, poco prima della benedizione finale, davanti all'altare della chiesa di Santa Maria di Collemaggio sono saliti alcuni colleghi fotografi e operatori aquilani. Sono arrivati per dare il loro ultimo saluto a Maurizio Pettine, il collega morto tragicamente dopo un incidente stradale. Davanti a loro, coperta di fiori, la bara del fotografo 63enne morto alcuni giorni fa a causa delle ferite riportate nel sinistro avvenuto lo scorso 9 novembre in via Tagliacozzo, la strada che gira intorno al Parco del Forte spagnolo dell’Aquila.

Intorno alle 21, probabilmente per un malore, Maurizio Pettine è andato a sbattere con la sua Bmw contro due auto parcheggiate sulla sinistra, una Toyota e una Panda. Un urto non particolarmente violento, ma le condizione del 63enne sono apparse subito gravi e a nulla sono valsi gli sforzi dei medici del San Salvatore per salvargli la vita. Al termine della messa, le parole del fotografo Roberto Grillo, portavoce degli altri colleghi arrivati per le esequie, hanno voluto salutare lo sfortunato collega e dare un tributo per una persona che i 40 anni di attività ha contribuito a dare «onore e dignità alla categoria». Maurizio era infatti uno dei tre fratelli Pettine, figli di Evandro, scomparso improvvisamente nel 1984. Fu Evandro ad aprire lo studio fotografico in centro città nel lontano 1959. Dopo la morte improvvisa del padre, i tre fratelli Pettine hanno continuato l’attività diventando punto di riferimento cittadino nel settore della fotografia di matrimonio e cerimonie. Costretti ad abbandonare il centro storico dopo il sisma del 2009, nel 2015 i fratelli Pettine erano rientrati in centro città, e Maurizio lo si poteva incontrare spesso davanti ai locali lungo corso Vittorio Emanuele. Un professionista che si faceva apprezzare per le qualità professionali e umane, e ieri Collemaggio era gremita dalle tante persone arrivate per un saluto. Nel corso della cerimonia funebre officiata da don Manfredi Gelsomino e da don Ramon Mangili, è stato infatti ricordato un uomo di rara capacità ed empatia, che «con il suo sorriso metteva tutti a proprio agio».