Lavori Ater, proteste dei cittadini

Sassa, lettera-denuncia di alcuni residenti sui ritardi nelle ristrutturazioni
L’AQUILA. «Case Ater, inquilini dimenticati». Questo il titolo del racconto che un gruppo di residenti nelle case Ater di Sassa (palazzina 17-31 scala B) hanno scritto e consegnato alCentro. Un racconto che, a leggere tutti i passaggi riportati dagli inquilini, rappresenta uno spaccato dell’emergenza abitativa in città che riguarda, ovviamente, anche gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
«Nel mese di aprile 2012», scrivono i cittadini, «per ristrutturare l’abitato delle case popolari Ater di Sassa, sei famiglie sono andate in affitto in casa occasionali, grazie all’esistenza del contributo di autonoma sistemazione. Abbiamo provveduto a liberare gli appartamenti dai mobili che sono stati portati al deposito. È stata montata l’impalcatura esterna e dunque tutto sembrava pronto per l’avvio dei lavori. Dai primi giorni di agosto la ditta ha chiuso per ferie. Ma non si sono fermati né gli affitti da pagare né il deposito dei mobili né i soldi per l’affitto dell’impalcatura».
«Oggi», proseguono i cittadini, «quando ormai siamo a novembre, i lavori sono fermi e nel nostro palazzo non si muove una foglia. Dal 6 aprile 2009 la città è stata terremotata e ferita. Dopo 4 anni ancora non si rimargina nulla. Complimenti ai nostri dirigenti, ai nostri politici. Bisognerebbe prendere esempio dal Giappone che, nonostante le devastazioni del terremoto e dello tsunami, è riuscito a risolvere i problemi e a tornare più forte di prima».
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