Le Gelmini inciampa sui neutrini "Tunnel tra Ginevra e L'Aquila"

Il ministro dell'Istruzione Università e ricerca commenta in un comunicato entusiastico la scoperta sui neutrini. Ma scivola facendo riferimento a un tunnel lungo dalla Svizzera all'Italia

L’AQUILA. Una gaffe grande, non quanto lo scoperta che i neutrini viaggiano più veloci della luce, ma comunque enorme. L’ha commessa il ministero dell’Istruzione che, commentando la scoperta fatta nei laboratori del Cern di Ginevra e del Gran Sasso, commette un errore clamoroso che fa finire sulla graticola il ministro Maria Stella Gelmini. Nel comunicato che celebra la scoperta scientifica si fa riferimento a un tunnel scavato tra Ginevra e il Gran Sasso alla cui realizzazione il governo italiano ha partecipato con un investimento di 45 milioni di euro. Ma i neutrini che partono dalla Svizzera per arrivare in Abruzzo non passano in nessuna galleria.

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“Fanno un viaggio sotterraneo, ma non c’è nessun tunnel”, spiega la Rete 29 Aprile ("Ricercatori per una università pubblica, libera e aperta"). “Si tratta di un fascio di neutrini sparati nella crosta terrestre a una profondità massima di 3 chilometri . Il viaggio dura 2.4 millisecondi e termina nel Gran Sasso dove è fotografato da un rilevatore che ne misura la velocità”. “Quindi stiano tranquilli soprattutto i cittadini di Firenze che si trovano sulla traiettoria”, ironizzano i ricercatori. “Il viaggio delle particelle, perfettamente rettilineo, non impegna nessuna struttura costruita dall'uomo; e nessuno potrà usare tale esperimento per giustificare una nuova TAV sotto il Trasimeno".

Replica il ministero: "La polemica destituita di fondamento è assolutamente ridicola. E' ovvio che il tunnel è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso". Ma il popolo della rete non crede alle parole del ministero e sbeffeggia la ministra.
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