Macerie, ampliato l'unico sito

L'Asm acquista il trituratore. Il Comune accusa: rimozione a rilento

L'AQUILA. Un trituratore da installare nell'unico sito in funzione, quello dell'ex Teges, impianto sul quale sono in corso lavori di ampliamento. Sulle macerie, in attesa della convocazione da parte del soggetto attuatore e del commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, il Comune si arrangia. Ventisette mesi dopo il sisma, nell'unico impianto dove si procede al trattamento dei materiali derivanti da crolli e demolizioni e al deposito temporaneo dei derivati della selezione, sono in corso lavori di ampliamento.

150 TONNELLATE. Ammonta a 150-200 tonnellate al giorno il quantitativo di macerie tolto dalle strade e dalle piazze della città e delle frazioni devastate dal terremoto. Attualmente funziona una sola linea di lavorazione che si sta occupando, in questo periodo, di liberare alcune zone della frazione di Tempera, una delle più colpite dal sisma. «Tuttavia», sostiene l'assessore comunale all'Ambiente Alfredo Moroni, «per fronteggiare quest'enorme emergenza della quale non tutti hanno ancora la giusta cognizione, occorrerebbe almeno attivare una linea in ogni frazione o paese, magari da far ruotare in un sistema programmato di turnazioni. Senza mezzi e senza risorse, con una sola linea in funzione, le macerie saranno rimosse tra 70 anni come dicono alcune previsioni dai più considerate catastrofistiche e tuttavia sempre più reali se si continua di questo passo».

TRITURATORE. L'Asm (Aquilana società multiservizi) ha disposto le procedure per arrivare all'acquisto del trituratore che verrà collocato nell'impianto dell'ex Teges. Un sito che, teoricamente, avrebbe dovuto funzionare ancora per un paio d'anni prima di essere avviato al completo recupero ambientale. Di questo passo, invece, se non aprirà il sito di Barisciano e se non verranno messe a disposizione altre aree (sei quelle inizialmente individuate dal tavolo regionale) «anche nella zona Ovest della città, per non intasare un'area già abbondantemente sollecitata», come auspica l'assessore Moroni, l'ex Teges resterà l'unico punto di riferimento. Un impianto nel quale, con alcuni lavori, si è ricavato uno spazio ulteriore dove poter procedere alla lavorazione. Un incremento complessivo di produttività di un sito che resta inadeguato ad affrontare una tale emergenza.

BARISCIANO. Il sito, individuato ormai da oltre un anno, ancora non è stato attivato. Sono in corso le procedure e gli affidamenti dei primi incarichi. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti e i sondaggi nei terreni. Se tutto va bene non si aprirà prima di ottobre. Nuovi ritardi che il Comune imputa alla struttura commissariale. «Se non verranno rimosse le ordinanze che estromettono i Comuni e se il soggetto attuatore non coinvolgerà chi è da due anni in trincea su questo fronte gli effetti del commissariamento saranno ancora più deleteri di quanto non sia avvenuto finora, con precise responsabilità», accusa Moroni.

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