Castelvecchio Subequo

Maltrattamenti in famiglia, a 93 anni deve fare i lavori utili

20 Luglio 2025

L’anziano, condannato dal tribunale di Sulmona per aver maltrattato la moglie per 60 anni di fila, dovrà scontare la pena in una rsa 

SULMONA. A 93 anni è in affidamento in prova per scontare la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione, inflitta dal tribunale di Sulmona, per maltrattamenti in famiglia.

Protagonista dell’incredibile vicenda giudiziaria è un anziano di Castelvecchio Subequo che, nonostante la veneranda età, è costretto a svolgere i lavori socialmente utili pur di espiare la pena. L’anziano è stato condannato per aver maltrattato la consorte per 60 anni di fila. Lui 93enne e lei 84enne. Avevano tagliato il traguardo delle nozze di diamante ma, stando alla denuncia della donna, il matrimonio non sarebbe stato rose e fiori perché per sessant’anni, dal 1960 al 2019, il 93enne aveva umiliato la donna davanti ai figli. Minacce, atti di disprezzo, offese alla dignità della moglie fino alle violenze fisiche e alle numerose escoriazioni sul volto che la donna aveva rimediato l’8 marzo del 2019. Il processo di primo grado si era concluso a marzo 2024 con la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione, inflitta dal giudice del tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. L’avvocato difensore dell’uomo, Alessandro Margiotta, non aveva impugnato la sentenza, vista l’età del suo assistito. Si è quindi arrivati all’iter per l’espiazione della pena. Prima l’ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Sulmona e poi la decisione del tribunale di Sorveglianza dell’Aquila di concedere al 93enne il beneficio dell’affidamento in prova. Così l’anziano si sta recando abitualmente in una casa di riposo del territorio per scontare la condanna.