Pereto

La Marsica piange Francesca, stroncata da una malattia a 39 anni: «Ciao, anima sognatrice»

21 Maggio 2025

Addio alla manager aziendale. Nata e cresciuta a Pereto, Francesca Vendetti era partita per costruire la propria carriera a Londra, ma il suo paese natale le era rimasto nel cuore

PERETO. La sua tenacia e la sua determinazione l'avevano portata ad affermarsi nella “City”, dove aveva sempre sognato di vivere e lavorare. Un male contro il quale ha lottato fino all’ultimo l’ha strappata alla vita alla soglia dei 40 anni. Pereto piange Francesca Vendetti, nata e cresciuta nel paese della Piana del Cavaliere. Il 27 maggio avrebbe compiuto 40 anni. Traguardo che, però, non ha potuto raggiungere. Una malattia scoperta da pochi mesi, affrontata con coraggio e dignità, l’ha strappata all’affetto dei suoi cari. Era partita per costruire la propria carriera a Londra, ma il suo paese natale le era rimasto sempre nel cuore.

La notizia della sua scomparsa, diffusasi ieri mattina, ha scosso profondamente la comunità di Pereto. Tutti conoscevano Francesca, cresciuta tra le vie del paese, e la sua famiglia. I genitori Mario e Giulia, la sorella gemella Federica e il fratello Diego. Dopo gli studi all’Alberghiero di Roccaraso, nel 2015, il grande salto a Londra. Lì, con tenacia, si era affermata come manager amministrativa nel settore alimentare e delle bevande. «Sono cresciuta in un piccolissimo paese nel Centro Italia», raccontava di sé. «Ho sempre desiderato trasferirmi in Inghilterra e costruire qui la mia carriera». Un sogno perseguito con determinazione.

«Ho impiegato tre mesi nel reparto vendite della mia azienda per imparare le basi», riferiva con entusiasmo, «sono riuscita a convincere i miei direttori a darmi l’opportunità di lavorare sodo, così sono passata al reparto contabilità. Due anni dopo sono riuscita a diventare la responsabile amministrativa. Ho imparato che, se voglio, posso fare qualsiasi cosa. E dal momento che l’ho capito, nulla può fermarmi». La definivano una lavoratrice instancabile, appassionata di contabilità, sempre pronta a imparare, a migliorare, a sostenere nuove sfide. Un spirito combattivo che non è bastato contro la malattia. Quando le sue condizioni si sono aggravate, la sua famiglia è volata a Londra per starle accanto. Nei prossimi giorni sarà predisposto il trasferimento in Italia, dove familiari e amici le daranno l’ultimo saluto. Già ieri in tanti hanno raggiunto i suoi cari con una telefonata o con un messaggio per esprimere sconcerto e cordoglio di fronte alla perdita di quella che è stata definita «un’anima sognatrice».

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