Mensa universitaria La Cgil: 20 posti a rischio

La Filcams torna a sollecitare la soluzione del problema del bando per l’appalto «Il servizio potrebbe restare fermo almeno 4 mesi se non si sblocca l’iter»

L’AQUILA. La Filcams-Cgil provinciale ha diffuso una nota critica sul tema della mensa universitaria.

«Da nessuno arrivano risposte per risolvere il problema. Abbiamo avuto diverse riunioni nelle sedi regionali per affrontare il problema della mensa dell’ateneo. Ricordiamo che a fine mese scade l’appalto e che ancora non c’è il bando di gara, quindi non è prevista nessuna forma per dare il servizio a gennaio 2015».

«Con questa situazione e senza assumere decisioni», prosegue il documento sindacale, «la conseguenza sarebbe che per almeno 4 mesi il servizio sarà fermo (sono i tempi della gara europea) e le 20 lavoratrici in assenza di appalto rischiano il licenziamento. Non è una bella immagine per il capoluogo di regione, gli studenti tornano a pagare le tasse e si ritrovano la riduzione dei servizi; le lavoratrici che per 4 anni si sono sacrificate per mantenere il servizio mensa con continui cambiamenti delle strutture dove operare (sacrifici finalizzati al mantenimento del posto di lavoro) si ritroverebbero con la lettera di licenziamento».

«La Filcams-Cgil ha sollevato il problema all’Adsu da prima dell’estate, ha proposto diverse soluzioni, ha chiesto l’intervento della politica, si è resa disponibile a trovare anche soluzioni diverse all’attuale modalità di servizio, ma nonostante gli impegni del consiglio di amministrazione dell’Adsu gli impegni delle politica regionale, a oggi il problema resta senza soluzione».

«Abbiamo già scritto al prefetto ed evidenziato la gravità della situazione, siamo anche convinti che farà del tutto per risolverla, ma i tempi stringono e le soluzioni non si vedono, pertanto abbiamo preso le seguenti decisioni insieme alle lavoratrici nostre iscritte: il 12 dicembre adesione allo sciopero generale nazionale; scatta l’avvio della procedura di raffreddamento con dichiarazione dello stato di agitazione in prefettura; scatta la richiesta alla prefettura di convocare nei tempi di legge un tavolo con tutti i soggetti interessati al problema in modo da concordare soluzioni che scongiurino i licenziamenti e garantiscano la continuità del servizio».

«Non escludiamo», conclude la nota, «di effettuare prima di Natale manifestazioni all’Adsu a sostegno delle nostre proposte. Se dopo l’incontro in prefettura il problema non dovesse risolversi, convocheremo una conferenza stampa nella quale documenteremo le difficoltà che abbiamo registrato da settembre a oggi per dare soluzione alle problematiche da noi esposte. Le lavoratrici si scusano con gli studenti se ci saranno disagi nel servizio, ma ritengono estremamente necessario salvaguardare il servizio stesso e il loro posto di lavoro».