La famiglia di Cialfi chiede danni per un milione  

Morto per un incidente con il fucile, un imputato patteggia sedici mesi

MONTEREALE. Un anno e quattro mesi di reclusione è la pena patteggiata, l’altro giorno da Nazzareno Feliciani, 58 anni, funzionario dei vigili del fuoco, per il tragico incidente avvenuto il 6...

MONTEREALE. Un anno e quattro mesi di reclusione è la pena patteggiata, l’altro giorno da Nazzareno Feliciani, 58 anni, funzionario dei vigili del fuoco, per il tragico incidente avvenuto il 6 gennaio dello scorso anno a Marana di Montereale, in cui aveva perso la vita Fiore Cialfi, 64 anni, morto a causa di un colpo di fucile partito accidentalmente. Feliciani ha patteggiato davanti al gup del tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella. Gli altri due imputati, Giancarlo Di Giandomenico, 63 anni, e Antonio Picchioni, 64, hanno scelto il rito ordinario.
Per loro la prossima udienza è stata fissata si terrà a giugno.
I familiari della vittima, che era anche consigliere comunale, si sono costituiti parte civile, hanno chiesto un risarcimento da un milione di euro.
I quattro amici, vittima inclusa, si erano ritrovati fuori il giardino di un’abitazione per provare un mirino del fucile. Poggiando l’arma, carica, sul cofano di un fuoristrada, era partito il proiettile calibro 30,06 utilizzato per la caccia al cinghiale che aveva ucciso sul colpo Fiore Cialfi, che si trovava a circa 10 metri di distanza.
Le accuse, per tutti gli imputati, sono quelle di omicidio colposo in concorso e sparo in luogo pubblico per aver agito, ipotizza la procura, con «imperizia, negligenza e imprudenza, senza prendere alcuna cautela». (a.d.a.)