Movida violenta a Sulmona, prime denunce: chiesti un daspo e due fogli di via

10 Novembre 2025

Tre giovani in attesa dei provvedimenti del questore dopo la rissa del 5 ottobre in via dei Sangro. Si tratta di un ragazzo del posto e due 20enni del Pescarese

SULMONA. Tre denunce a piede libero, due richieste di fogli di via e una richiesta di daspo urbano. È il bilancio dell’attività investigativa dei carabinieri della stazione di Pratola Peligna che presentano il conto per la maxi rissa tra giovanissimi avvenuta lo scorso 5 ottobre, in via dei Sangro, nel quartiere della movida. Solo uno degli episodi che hanno portato il questore, Fabrizio Mancini, a chiudere il pub collocato nelle vicinanze per il venir meno delle garanzie di ordine pubblico e sicurezza. I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Sulmona e dal comandante della compagnia, il maggiore Toni Di Giosia, hanno raccolto le testimonianze e scandagliato le varie posizioni stabilendo come almeno tre delle otto persone coinvolte hanno avuto un ruolo attivo nella rissa.

Si tratta di tre giovani tra i 21 e i 25 anni, dei quali uno residente a Sulmona e due a Torre de’ Passeri, i quali dovranno ora rispondere di rissa aggravata in concorso. Per il sulmonese, già noto alle forze dell’ordine, è stata chiesta l’applicazione del daspo urbano, ovvero del divieto di accesso ai locali. Il giovane, infatti, era stato già denunciato per rissa almeno in altre due circostanze. Per gli altri due i carabinieri hanno chiesto invece che il questore emani il foglio di via, essendo entrambi residenti a Torre de’ Passeri. I motivi della rissa sono futili. La discussione è nata infatti dalla risposta data da uno dei tre a una delle ragazze presenti che hanno tentato di riportare la calma e placare l'ira dei protagonisti.

La maxi rissa, che si era sviluppata tra via Roma e via dei Sangro, aveva coinvolto a catena anche altre persone che, tuttavia, non avrebbero avuto un coinvolgimento diretto nella vicenda. Le indagini comunque non sono chiuse. I carabinieri stanno cercando di capire se anche altre persone abbiano partecipato alla maxi rissa poi scatenata e se quindi, anche per altri, possa configurarsi il concorso di reato. Il pub della movida riaprirà sabato prossimo e nel vicolo delle botte ci saranno, oltre ai carabinieri, anche gli addetti alla sicurezza.

Solo tra via dei Sangro, via Roma e vico dei Sardi, sono oltre dieci le risse verificate nel giro di due anni, di cui quattro con l’uso di armi e con feriti che hanno riportato una prognosi superiore ai trenta giorni. Come accaduto a un 25enne che, colpito con una cinghia lo scorso 24 maggio, è poi finito sotto ai ferri nel reparto maxillo facciale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. La movida rimane comunque sotto la lente delle forze dell'ordine e del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo. Solo nell’ultimo mese sono state chiuse tre attività: un bar, un pub e una kebabberia. Per dieci giovani è stato chiesto il daspo urbano.

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