Neonatologia si attrezza per le diagnosi sulla retina

In funzione uno strumento innovativo (che costa 100mila euro) donato da Sky Open day in ospedale, eseguiti dieci controlli sui bambini nati prematuri

L’AQUILA. L’ospedale San Salvatore è il primo in Abruzzo a dotarsi di uno strumento che «fotografa» l’occhio e che potrà trasmette le immagini on line, per consulti immediati, al Bambin Gesù e ad altri ospedali italiani specializzati. Il macchinario Retcam, che sarà impiegato per la diagnosi sulla retina per bimbi nati prematuri, è in funzione a Neonatologia e serve per combattere il rischio cecità. L’attrezzatura donata da Sky (100mila euro) all’Asl 1, utilizzata per la prima volta con 10 screening compiuti sui piccoli nati pretermine. «Col sofisticato macchinario», sedondo una nota dell’Asl, «anziché fare una serie di esami ne basta uno per avere un quadro chiarissimo e attendibile. Il reparto ha ora tutte le carte in regola per diventare centro di riferimento regionale».

La macchina scatta «foto» alla retina del bimbo nato prematuro, rileva con un solo test l’eventuale danno e il rischio di cecità e, infine, può inviare per via telematica ad altri ospedali le immagini per un consulto in tempo reale. Una diagnosi tempestiva permetterà di intervenire, in caso di urgenza, entro le 72 ore con la chirurgia oculistica.

«Il reparto di Neonatologia diretto dalla dottoressa Sandra Di Fabio si arricchisce di un nuovo strumento. L’ulteriore pregio della nuova macchina è quello (per le raffinate proprietà tecnologiche) di stabilire subito con un solo test (che è una specie di risonanza magnetica della retina) l’esistenza e il grado dell’eventuale malattia. Se non diagnosticata per tempo, infatti, la patologia può evolvere fino a provocare cecità nel bimbo. Ulteriore, grande vantaggio è la possibilità di fare la prognosi con un solo esame; di norma, invece, per valutare se e di quale entità siano i danni alla retina del piccolo, occorrono più controlli tradizionali che, oltre al rischio di ritardi fatali nella cura, costringono i genitori dei bambini a lunghe peregrinazioni da un ospedale all’altro dell’Abruzzo o fuori regione, con disagi di tempo, di spostamento ed esborso di denaro».

Ogni anno Neonatologia tratta 103 casi di parti prematuri. Il debutto ufficiale del Retcam a Neonatologia c’è stato in occasione dell’open day, col reparto aperto (dalle 10 alle 22), nella giornata mondiale della prevenzione dedicata al bimbo prematuro e organizzata dall’associazione Onda (osservatorio nazionale salute della donna): sono state eseguiti i primi 10 screening (gratuiti) oculistici su altrettanti bimbi prematuri che non hanno rivelato problemi. Gli esami sono stati effettuati dalla dottoressa Immacolata Greco del reparto di Oculistica diretto dal professor Marco Ciancaglini.

«Neonatologia, in virtù del Retcam e dell’alta professionalità del proprio team affinata negli anni», sostiene l’Asl, «consoliderà la propria attività nel panorama nazionale e soprattutto abruzzese, richiamando utenti da altre Asl della regione e anche fuori regione (sono infatti poche le realtà italiane che dispongono del moderno macchinario). Ottime premesse per fare in modo che Neonatologia diventi Centro di riferimento regionale».